Per non farsi trovare impreparata dalla decisione di Spalletti, la Roma si guarda intorno per decidere chi potrebbe essere il nuovo allenatore per la prossima stagione. Emery diventa il candidato numero uno, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, e la conferma viene dalle parole di Monchi: "Con Unai ho passato tre anni e mezzo in maniera magnifica. Abbiamo vissuto in simbiosi totale e raggiunto traguardi inimmaginabili. Mi piacerebbe tornare a lavorare con lui perché è un grande allenatore e ai direttori sportivi piacciono i bravi allenatori". Franco Baldini spinge per questa soluzione e quindi c'è solo da aspettare che il Psg liberi lo spagnolo che, grazie al rapporto con l'ex ds del Siviglia, ha già dato il gradimento per il trasferimento a Trigoria.
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Roma, corsa a ostacoli per la panchina
La Roma prepara il post Spalletti ma molti allenatori ora sono blindati. Da Emery e Sarri a Gasp tutti sono sotto contratto: solo Mancini è libero
Il rischio di non poter scegliere a Trigoria lo hanno messo in preventivo: arriverà il tecnico, tra quelli contattati, non confermato da chi lo ha attualmente sotto contratto. La lista comprende Sarri, Montella, Gasperini e Mancini, l'unico svincolato.
Emery rappresenta la figura ideale. A Trigoria sono tutti d'accordo sul suo arrivo. L'ingaggio non è un problema (e non prenderà mai 6 milioni abbondanti come a Parigi). Già in passato lo spagnolo si avvicinò alla Roma proprio su indicazione di Baldini, il consulente fuori porta del presidente. Piace alla proprietà e alla dirigenza per la qualità del gioco e il metodo di lavoro (mette sullo stesso piano senatori e promesse).
L'alternativa, comunque, c'è: il primo sfidante di Emery rimane Sarri. Sul quale si è esposto in prima persona con Pallotta, conoscendolo bene da anni, sempre Baldini. Il suo contratto con il Napoli, però, scade addirittura il 30 giugno del 2020 (con penale, in caso di rottura anticipata, di 8 milioni). Non può, quindi, dare certezze alla Roma. Ma il suo rapporto con De Laurentiis è fragile.
Gasperini, interpellato già da qualche mese, è pronto a lasciare l'Atalanta per la Roma (ha un patto con il club bergamasco, in caso di chiamata di una big). Il suo contratto, proprio come quello di Emery, scade il 30 giugno del 2018. E come quello di Montella che aspetta di conoscere il progetto del nuovo Milan.
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