Sembra si sia fermato il tempo, o che quel tempo sia tornato, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Edin Dzeko - a tanti - non va più bene, proprio come allora, quando nel magico mondo dei social veniva sbertucciato per un gol (più di uno) fallito e per quel suo non essere all'altezza.
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Roma, Champions nel vicolo Dzeko
Edin non segna da ottobre, Di Francesco punta sul suo risveglio per il quarto posto: il bosniaco è finito nel mirino della critica e il club si sta interrogando sul suo futuro
Nel calcio si giudicano i numeri e questi non sono certo a suo favore, perché Edin è andato a segno in quattro occasioni, due in Champions (tripletta con il Viktoria Plzen e e doppietta al Cska Mosca) e due in campionato (alla prima giornata a Torino e a Empoli). Sicuramente poche per lui, abituato ad altri standard.
Dzeko giocava per la squadra e segnava, ora gioca per la squadra e non segna. Basta? No, evidentemente no. Di Francesco lo ha sempre fatto giocare, si è aggrappato a lui nei momenti difficili, lo scorso anno è stato ampiamente ripagato dai gol e dalla scelta di restare a Roma, nonostante il Chelsea. Ora Edin ha un compito più difficile, perché dietro ha cominciato a scalpitare Schick, che deve ambire a prendere il suo posto.
A Bergamo tocca a Edin e il confronto con il suo avversario, Zapata, è impietoso (14 gol, in rete per sette gare di fila). A Firenze, in coppa Italia, magari sarà il turno di Schick. Di Francesco sa come la concorrenza sia da stimolo per i calciatori e la Roma ha bisogno di entrambi, ha la necessità di ritrovare i loro gol per il quarto posto e per provare a scalare altre posizioni in Champions League (c'è il Porto tra poco, poi si vedrà). Lo scorso anno, Edin ha avuto i suoi due mesi terribili, ottobre e novembre, rimanendo a secco per sette giornate, dalla sfida con il Milan a quella con la Spal. Dopo le reti nella fase in cui doveva lasciare la Roma (contro Atalanta, Sampdoria e Benevento), ha ripreso quota con la doppietta di Napoli, con urlo/sfogo verso la telecamera. Da lì un crescendo, fino alla semifinale di Champions League. Coppa che sta tornando, ed Edin - non solo lui - la sente.
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