Rinfrancato dal successo di Amsterdam, Fonseca prova a rimanere aggrappato al treno Champions anche in campionato, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, c’è Sinisa con vista Ajax
Arriva il Bologna, Fonseca deve gestire l'emergenza e pensare alla sfida di giovedì contro gli olandesi
La strada in Europa, benché più rapida, rimane insidiosa. Mollare quindi adesso con 9 gare ancora da disputare, potrebbe rivelarsi un boomerang. E poco importa se le analogie con la stagione scorsa sono sempre più sinistre. Lo scorso anno, infatti, la frenata arrivò nel post-Covid: tre ko (consecutivi) nelle prime quattro partite, scivolando con la sconfitta di Napoli (30° giornata) mestamente a - 15 dal quarto posto. Gap ridotto in parte (-8 alla fine) con 7 successi nelle restanti 8 gare, arrivati però a obiettivo svanito. Ora, dopo 29 giornate, la distanza è minore (-7) ma la sensazione è la stessa. Anche perché gli avversari sono due in più e il sesto posto della Lazio dista potenzialmente 4 punti. Paulo però ha il dovere di provarci.
All'andata con il Bologna non ci fu storia: 5 gol nel primo tempo e spazio alla Roma più bella, dove funzionava tutto. Ora quella Roma così entusiasmante non c'è più. Ce n'è un'altra: più operaia, incline al sacrificio e alla sofferenza che sogna il colpaccio in Europa League. Il presente, però, ha il volto di Mihajlovic: "Il Bologna è una squadra aggressiva - il monito del tecnico - i giocatori hanno capito che la prossima partita è sempre la più importante". Tradotto: nessuna disattenzione. Soprattutto per lui. Perché al di là delle parole, la gara che conta è quella di giovedì.
La difficoltà sarà dunque scegliere chi mandare in campo nel pomeriggio, non abbassando troppo la competitività ma non rischiando nulla in vista del ritorno contro l'Ajax.
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