rassegna stampa

Roma, c’è Messi dentro l’urna

Champions, sorteggio proibitivo per i giallorossi che nei “quarti” dovranno affrontare il Barça. Prima gara il 4 aprile al Camp Nou, ritorno martedì 10

Redazione

Nooo, proprio il Barcellona. Guardando le facce di Totti e Monchi, si leggeva proprio questo: noo, proprio il Barcellona, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

La speranza a Trigoria era incassare una squadra di ceto medio, non una top. Ma così non è andata. Sorteggio spietato: prima squadra estratta, il Barça, seconda la Roma. "Ce la giochiamo con serenità", rispondono qua e là ora Totti ora Monchi, poi Di Francesco.

Il Barça è quella squadra che a novembre del 2015 le ha suonate al Camp Nou alla Roma di Garcia: 6-1. Era la squadra di Luis Enrique, che poi avrebbe dominato Europa e mondo. Anche questa non scherza, in panchina stavolta c’è Valverde. E’ una squadra sempre forte, anche se non ha Neymar ma ha Dembelè, c’è sempre Suarez, c’è Rakitic, poi Iniesta, Piquè e un etc etc dei vari noti. Molto probabilmente sarà assente Busquets.

Valverde ha dato maggiore equilibrio, ha pian piano accantonato il 4-3-3, passando a un 4-4-2 molto corto ed efficace, soprattutto per la fase difensiva: non a caso, il Barça in Chmpions ha incassato solo due gol.

Ter Stegen-Alisson sarà una bella sfida. Tutto questo, più Messi, fate voi. "Non andremo a Barcellona come vittima, non faremo da sparring partner, se la dovranno sudare", le parole di Totti il dirigente.

Le date: 4 aprile in Spagna, 10 all’Olimpico. "Forse abbiamo beccato la peggiore", ammette De Rossi. "Prepariamola bene, non si sa mai… Siamo undici noi e undici loro. Dobbiamo essere consapevoli di essere meno forti di loro, ma senza fare le vittime". Insomma, un po’ tutti mostrano un certo ottimismo. "Dobbiamo viverla con entusiasmo e consapevolezza, giocando con coraggio e applicazione. Dall’urna è uscita una delle squadre più forti al mondo, con il giocatore più forte", prova a dare la carica Di Francesco.