Dagli Usa il progetto è chiaro: confermare il pool di lavoro attuale aggiungendo una figura di riferimento in armonia col tecnico (Carli), sotto la supervisione costante di Zecca. Servono però chiarezza e celerità. Perché le persone che compongono lo staff di mercato, pur essendo contrattualizzate con la Roma, sono elementi voluti e scelti da Sabatini e la maggior parte di questi (tolti Simone Beccaccioli e Jessy Fioranelli) con contratti annuali. La domanda è lecita: dai due video analyst agli scout Simone Canovi, Dario Rossi (figlio del tecnico Delio), Francesco Vallone e Angelo Crialesi, arrivando a figure quasi fraterne per il ds, quali Ricky Massara e Pasquale Sensibile, come agiranno? Conoscendo Sabatini, non chiederà mai a nessuno di seguirlo ma il debito di riconoscenza, come del resto è già accaduto per alcuni di loro prima alla Lazio e poi al Palermo, potrebbe farsi largo. A quel punto, cosa ne sarebbe del pool di lavoro sul quale conta Pallotta?
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Roma, c’è l’ombra di Sabatini sul nome del nuovo ds
Carli, ora all’Empoli, è il nome più gettonato sia perché dirigente stimato a Trigoria ma soprattutto perché persona di fiducia di Spalletti
È chiaro che una situazione del genere non può non avere delle ripercussioni sulla scelta del nuovo ds. Carli, ora all’Empoli, rischia di correre da solo sia perché dirigente stimato a Trigoria ma soprattutto perché persona di fiducia di Spalletti. Il suo ingaggio permetterebbe inoltre a Balzaretti, delfino che piace alla proprietà, di maturare esperienza. L’alternativa rimane Gerolin. Entrambi non avrebbero problemi (vista l’opportunità concessa) nemmeno a raccogliere in corsa l’eredità di Sabatini anche perché sino al 30 giugno la Roma si occuperà principalmente di cessioni per sistemare il bilancio.
(S. Carina)
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