Il 4° posto è l'unico obiettivo rimasto, in questa stagione anonima e deludente, alla Roma, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Roma-Cagliari, no stop Europa
All’Olimpico oggi pomeriggio arriva la squadra di Maran. Giallorossi obbligati a vincere per salire al quarto posto in attesa delle gare di Milan e Atalanta
Con l'andamento altalenante e spesso insufficiente in campionato, il quarto posto è ormai diventato anche l'ossessione dei giallorssi che, in 33 partite, ancora non hanno mai conquistato. All'inizio del weekend più lungo, Ranieri, entrato in scena da 7 partite, ha la chance per piazzarsi, sfruttando la visita del Cagliari nel pomeriggio all'Olimpico (ore 18), davanti ai principali rivali nella corsa Champions, cioè a Gattuso e a Gasperini che hanno 1 punto in più in classifica, almeno fino a domani sera, quando il Milan affronterà in trasferta il Torino. Lunedì, alle 19, l'Atalanta ospiterà l'Udinese a Bergamo e a Trigoria sapranno ancora meglio quanti punti serviranno nella volata che è lunga ancora 5 partite.
Al momento, anche con l'enplein, la Roma non avrebbe la certezza di arrivare al 4° posto a fine torneo. Il Cagliari si presenta all'Olimpico al sicuro, avendo 11 punti di vantaggio sull'Empoli terzultimo. Maran, da 5 partite (10 punti), va più forte di Ranieri (8) che negli ultimi 3 match ha dato l'impressione di essere riuscito a trovare l'equilibrio tattico e il comportamento di squadra. Adesso il gruppo, anche mentalmente, risponde bene.
In piena rincorsa Ranieri ha gli uomini contati: solo 19 convocati. Indisponibili Santon, Karsdorp e De Rossi, squalificati Cristante e Zaniolo.
Manolas è entrato al fotofinish nella lista: stamattina il provino decisivo. Se non ce la fa, tocca a Jesus, come a Milano. Si è fermato, fastidio alla caviglia, pure il diciottenne Riccardi che rischia di saltare il suo 1° stage in Nazionale. L'emergenza a centrocampo promuove in mediana la coppia Pellegrini-Nzonzi. Più scelta in attacco: Schick, alla vigilia, è stato nuovamente provato da trequartista, alle spalle di Dzeko, nel 4-2-3-1. Dovrebbe spuntarla su Perotti e Pastore perché, come ha spiegato anche lo stesso allenatore, è quello che atleticamente dà maggiori garanzie. Sui lati, nel rombo offensivo, confermato El Shaarawy a sinistra e solito ballottaggio a destra tra Under e Kluivert.
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