rassegna stampa

Roma, avanti tra i fischi

Quando lo speaker annuncia la qualificazione, la gente non esulta. Fischia più di prima. E fa arrabbiare Pallotta

Redazione

Fischiata e bocciata dalla sua gente, anche a qualificazione ottenuta: mai successo prima. Il finale che non ti aspetti, proprio nella notte in cui la Roma torna dopo 5 anni tra le migliori 16 d'Europa. Arriva, però, agli ottavi di Champions andando al minimo, cioè raccoglie solo 6 punti come lo Zenit nel 2013 (unico caso prima di questo), chiudendo la fase a gironi con il primo 0 a 0 stagionale. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Pallotta, per la prima volta all'Olimpico dopo più di 9 mesi, passa la giornata peggiore da presidente giallorosso. Esce, però, dallo stadio con 13 milioni in più. Tanto vale la promozione agli ottavi. Gervinho, previsto tra i titolai, si chiama fuori, senza nemmeno finire il lavoro pre-partita. Gioca Iturbe, come previsto, con Dzeko e Iago Falque. Cioè il tridente usato in corsa, dopo la resa dell'ivoriano, nell'ultimo turno di campionato. La Roma, a prescindere da chi va in campo, stenta a prendersi l'iniziativa.Mancano soprattutto il ritmo e il pressing. Il pubblico dell'Olimpico, meno di 30 mila spettatori, perde la pazienza e, prima dell'intervallo, fischia Garcia e i giocatori.

La Roma si sveglia all'inizio della ripresa. Dzeko, chiamato a gran voce da tifosi già alla mezz'ora della prima parte, ha due chance di fila.  Ma all'Olimpico il protagonista diventa Szczesny. Almeno quanto il collega ter stegen alla BayerArena. Splendida la parata del polacco su Gordeichuk e fondamentale anche l'altra su Mladenovic. Dopo 20 partite, i giallorossi non prendono gol in Champions. Finisce prima a Roma che a Leverkusen. Quando lo speaker annuncia la qualificazione, la gente non esulta. Fischia più di prima. E fa arrabbiare Pallotta.

(U. Trani)