rassegna stampa

Roma, attacco allo scudetto

Chi porterà a casa la vittoria darà un segnale al campionato. Una sfida più importante per l'aspetto psicologico che non di classifica

Redazione

La Roma capolista va a fare visita all'Inter seconda in classifica. Chi vince dà un segnale alle altre, o forse a una sola, il Napoli. I giallorossi, con i tre punti in tasca, si convinceranno definitivamente di essere la squadra più forte del campionato; i nerazzurri, vincendo, capiranno se il gruppo avrà compiuto quel passo che ti trasporta dal limbo al paradiso. Una sfida più importante per l’aspetto psicologico che non di classifica, come sottolinea Alessandro Angeloni su "Il Messaggero".

La Roma gioca in diversi modi. A Firenze si son viste le due facce dei giallorossi: prima in attacco con pressing alto, poi, appena segnato il gol, contropiede e ripartenza. L'Inter, invece, propone un calcio molto fisico, con davanti un centravanti killer e una seconda punta di qualità. Il risultato? La Roma ha il miglior attacco del campionato, l'Inter la miglior difesa. Roma e Inter sono gli opposti un po’ in tutto: la squadra giallorossa segna più di tutte in trasferta, dieci i gol fin qui, l'Inter è invece la squadra che subisce di meno in casa, appena tre reti. Mentre la Roma è la formazione del campionato con più giocatori andati a rete, 12 (13 con Torosidis in Champions League), l'Inter è riuscita a mandare in gol solo 5 calciatori, peggio ha fatto solo il Bologna con 4.

Nel caso in cui De Rossi dovesse farcela, Florenzi tornerebbe sulla fascia destra, confermando l'11 di Firenze. Una squadra capace di attaccare e difendere, con il sacrificio di Gervinho, Dzeko e Salah. Proprio l’egiziano dovrà essere l’arma in più dopo il turno di riposo per squalifica. La Roma dovrà essere brava a chiudere le fasce (Jovetiv e Perisic) e ripartire con i suoi esterni, lanciati dalle sponde di Dzeko, che gioca spesso alla Totti. La cerniera dovrebbe essere al sicuro, sia con De Rossi sia senza: Nainggolan o eventualmente Florenzi garantiscono corsa e copertura. Il terzino destro potrebbe essere anche Torosidis, ma qui conta preservare pure Maicon da ricadute mentali.