rassegna stampa

Roma, altri due punti persi

I giallorossi giocano solo un tempo e, come accaduto in casa del Genoa, a Verona non vanno oltre il pareggio

Redazione

Dopo il pari di Marassi contro il Genoa, la Roma spreca ancora una partita e al Bentegodi pareggia 0-0 contro il Chievo. Cosi, negli ultimi 2 viaggi in campionato,come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero, perde 4 punti preziosi che, insieme alla partita da recuperare contro la Sampdoria, avrebbero fatto comodo per risalire la classifica e avvicinare la vetta.

Non basta la prima da titolare e da centravanti di Schick. E nemmeno il tandem di lusso, con l'ingresso di Dzeko e lo spostamento a destra del compagno. Nessun gol, dunque.

La prestazione della Roma è stata comunque sufficiente. Fare la partita, però, non è tutto. Il Chievo, con il solito 4-3-1-2, si è coperto, anche ricordandosi l'imbarcata di San Siro: 5 a 0, domenica scorsa. La differenza l'ha fatta Sorrentino, colpevole a Milano contro i nerazzurri e protagonista a Verona davanti ai giallorossi. Decisive le parate su Schick (primo e secondo tempo), Gerson (all'inizio) e Gonalons (nel finale).

A parte Kolarov a sinistra, nessuno si è acceso con convinzione. Inesistenti Peres e Gerson a destra, discontinuo El Shaarawy e individualista Schick.

Strootman e Nainggolan, per aiutare il centravanti, si sono spinti in avanti e hanno allungato il 4-3-3. A parte il gol che si è pappato Gerson, l'altro brivido è la traversa di Inglese dopo il difettoso controllo di Peres. Ha sofferto in quella fase anche Jesus, con i centrocampisti distanti dai difensori e quindi mai di riferimento. Non Fazio, regista più di Gonalons, nascosto nel suo guscio.

Regalata la prima parte, proprio per il comportamento che non ha previsto nè il pressing nè il ritmo, non è stata sufficiente la disinvoltura mostrata nella ripresa. Le conclusioni verso la porta di Sorrentino alla fine saranno 26 (8 nello specchio), il record in A per le gare in trasferta. Anche Jesus ha avuto la palla buona: sprecata sul più bello, però. Sempre Kolarov sulla sua corsia a dettare legge. In proprio e per gli altri. Niente da fare. Di Francesco, allora, ha deciso di usare la panchina. Passa poco più di un'ora e inserisce Dzeko per Gerson. Schick finisce a destra.  Tocca a Perotti per El Shaarawy. E, a seguire, pure Under per Strootman. Ecco il 4-2-3-1, con Schick trequartista. Aumentano le punte, ma non le occasioni. Almeno la difesa rimane la migliore, con quelle dell'Inter e del Napoli: 10 gol subiti. E 11° clean sheet stagionale in 21 partite (8 su 15 in campionato). La Roma funziona, per ora, a metà.