Fino a poco tempo fa, quello della Premier League, sembrava un mercato poco praticabile. Un po’ perché storicamente i calciatori inglesi hanno sempre trovato difficoltà nel nostro campionato ma anche perché gli ingaggi che pagano i club d’Oltremanica faticano ad essere corrisposti in Italia.
rassegna stampa
Una Roma all’inglese
Nuovi rapporti nati tra Sabatini e alcuni agenti abili a muoversi sul mercato britannico stanno trasformando il modo di agire del club giallorosso.
A Roma, quando arrivò quattro anni fa Sabatini – amante dell’estro e della qualità dei calciatori sudamericani – la possibilità d’effettuare operazioni con l’Inghilterra sembrava qualcosa da escludere a priori.
E invece, prima con qualche cessione (Lamela, Osvaldo, Borini, Stekelenburg, il prestito di Borriello) e poi aprendo anche alla voce arrivi (Maicon, Yanga Mbiwa, Cole e Gervinho) lentamente qualcosa è cambiato. Alcune amicizie (leggi Baldini al Tottenham) ma anche nuovi rapporti nati con agenti abili a muoversi sul mercato britannico (tra gli altri, Vigorelli) stanno trasformando il modo di agire del club giallorosso.
VLAD IN STAND-BY - Tendenza che è destinata a continuare. Un esempio? Il nome individuato a gennaio per ricoprire il ruolo lasciato libero da Castan, è quello di Chiriches (prestito oneroso con riscatto di 8 milioni a giugno). Dove gioca il romeno? Nemmeno a dirlo: al Tottenham. Sabatini cerca un terzino destro che il prossimo anno possa affiancare Maicon? Da più parti la Roma viene accreditata di aver bloccato per giugno a parametro zero Johnson del Liverpool. E non finisce qui. Perché una delle alternative a Chiriches, è rappresentata da Shawcross, centrale difensivo e capitano dello Stoke City. Senza contare che già nelle prossime settimane Sabatini definirà il riscatto di Yanga Mbiwa con il Newcastle. Un riscatto che, tra l’altro, diventerà obbligatorio quando Mapou toccherà le 20 presenze (ora è a 17).
CERCASI CENTRAVANTI - Difensori e non solo. Perché le mire giallorosse si sono spostate recentemente anche su Benteke. Il numero venti dell’Aston Villa è uno degli attaccanti che la Roma sta monitorando con maggiore attenzione per la prossima stagione. Forte fisicamente, grande confidenza con la porta avversaria (36 gol in 76 gare, coppe nazionali incluse) è uno dei papabili, insieme a Jackson Martinez, a diventare il nuovo centravanti giallorosso. Operazione certamente non semplice visto che costa molto e ha un contratto lungo (giugno 2017). Garcia, però, con un anno di ritardo la prossima estate sarà accontentato. Dodici mesi fa aveva individuato in Jackson Martinez l’uomo giusto, quello capace di permettere il salto di qualità in Italia e in Europa. Dinamiche e scelte societarie hanno invece dirottato i soldi dell’attaccante del Porto su Iturbe. Benteke rispetto al ventottenne colombiano è più giovane (classe ’90) e potrebbe conciliare le strategie del club (crescere tecnicamente attraverso una sorta di auto-finanziamento di lusso dove garantirsi delle plusvalenze sicure come accaduto negli ultimi anni per aumentare la forza economica della società) e quelle dell’allenatore che si gioverebbe di un attaccante pronto, giovane e capace soprattutto di far reparto da solo. Prima dell’arrivo del belga (o del colombiano) toccherebbe però trovare una sistemazione a Destro. Poco male: anche in questo caso, con buona pace di Inter e Milan (entrambe interessate), ‘Mamma Premier’ sarebbe pronta a fare la sua parte. E Florenzi va verso il rinnovo (solo) fino al 2018.
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