In una parola, perfetta. È la Roma che ha in mente Juric per questa sera: "L'Inter non ha punti deboli. Se non sei al 100% rischi di fare la fine dell’Atalanta quest'anno e di farli divertire". La Roma si è tirata su in campionato con 7 punti nelle ultime 3 gare ma non basta. Al tecnico in primis, alla società e alla tifoseria che anche oggi - Curva Sud in testa - entrerà con un quarto d'ora di ritardo per protestare contro la conduzione del club. Il clima insomma, non solo a livello atmosferico, non è dei migliori. Anche perché sull'allenatore di Spalato aleggia sempre il fantasma di De Rossi e anche se forse è più nell'umore popolare che nelle reali intenzioni dei Friedkin, la presenza si avverte. Per 90 minuti - sottolinea Stefano Carina su 'Il Messaggero' - il fatto che il croato abbia vinto una volta su 14 con Inzaghi (con 10 sconfitte) e con la squadra nerazzurra (con 11 ko), senza contare che la Roma perde costantemente da tre stagioni in casa non conta.
Il Messaggero
Roma all’attacco: Juric sfida i tabù
Serve segnare di più. La Roma lo fa con il contagocce, nonostante produca quanto se non di più dell’Inter (117 a 115 per i tiri, 90 a 84 per le occasioni create) che però ad oggi ha doppiato i giallorossi (16 reti a 8). E come accaduto le ultime due volte che ha affrontato l'Inter con il Torino, questa sera Juric sta pensando seriamente di schierarsi con la difesa a quattro. Il dubbio è in mezzo: perché un’opzione vede Pellegrini nei tre a centrocampo con Zalewski vicino a Dybala e pronto a rincorrere il Dumfries o Darmian di turno. Altrimenti in mediana toccherebbe a Pisilli con il Capitano trequartista vicino a Paulo. Juric conferma di non essere un tecnico schiavo del modulo e del suo credo. Segnali che il gruppo ha recepito. Davanti toccherà al tandem offensivo, Dovbyk-Dybala nonostante entrambi abbiano accusato qualche problematica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA