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Il Messaggero

Roma al lavoro: test di inglese

Roma al lavoro: test di inglese - immagine 1
Sabato la squadra è partita per l'Inghilterra, dove affronterà gli ultimi due test amichevoli prima del campionato
Redazione

La piacevole escursione termica, strappa il primo sorriso. Sono le 17 a Burton Upon Trent, cittadina di 72mila abitanti ad una quarantina di minuti da Birmingham e rispetto a Trigoria sembra di essere in un altro mondo. Come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, De Rossi entrando in campo abbozza un sorriso, si sfrega le mani e urla alla squadra: "Così adesso non vi lamentate più del caldo". Nel giro di poche ore la Roma è infatti passata dai 35 gradi della Capitale ai 19 di quella che in molti penseranno ad una ridente cittadina inglese. Di ridente in realtà ha ben poco ma a 6 miglia può annoverare un fiore all’occhiello come il St George’s Park National Football, casa del calcio inglese, dove le 23 selezioni (maggiori e giovanili, sia maschili che femminili) preparano i grandi appuntamenti.  Il mercato non è finito ma dopo aver investito già un centinaio di milioni per i sei volti nuovi, l’impressione è che Ghisolfi voglia ora pensare alle uscite. In primis c’è Abraham: la Roma chiede 25 milioni ma l’inglese ha messo in stand-by West Ham e Everton perché vuole andare al Milan. Per ora il club giallorosso non intende accettare contropartite ma potrebbe prendere in considerazione i nomi di Calabria, Saelemaekers e Okafor. A destra il preferito di DDR rimane Bellanova: Pubill e Assignon le alternative. Resta poi da colmare la casella dell’ala sinistra. Oltre ai giovani Nusa e Wesley, da più parti si mormora di un possibile ritorno di fiamma per Chiesa, la cui valutazione è scesa a 18 milioni. Possibilità che dal quartier generale giallorosso, ad oggi, viene esclusa.