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rassegna stampa

Roma, al diavolo i pareggi

LaPresse

All’Olimpico arriva il Milan, Fonseca ancora in emergenza ma deve tornare a vincere per non staccarsi dalla zona Champions

Redazione

Ancora l'Olimpico come possibile rampa di rilancio. La Roma, ospitando nel pomeriggio il Milan (ore 18), deve interrompere il digiuno, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

A ottobre, nessun successo, ma solo 4 pareggi di fila contro il Wolfsberger, il Cagliari, la Sampdoria e il Borussia Mönchengladbach.

Più che il derby tra le proprietà Usa, Pallotta contro Elliott, Roma-Milan è lo scontro diretto per il 4° posto.Fonseca conosce i limiti attuali della Roma, certificati dalle assenze pesanti degli infortunati Zappacosta, Diawara, Pellegrini, Mkhitaryan, Under e dello squalificato Kluivert. Ma a tranquillizzarlo sono gli evidenti progressi mostrati in coppa.

"La squadra sta bene, ma non possiamo cambiare il passato. Occorre pensare alla nuova partita. Giovedì è stata una serata storta e infelice per la direzione di gara e la decisione infausta nel finale. Adesso, però, bisogna concentrarsi sul Milan. Dati alla mano quella con il Borussia è stata la partita dove abbiamo corso di più e su un terreno pesante. La mia preoccupazione è il recupero di energie dei miei calciatori contro i rossoneri che sono freschi non avendo avuto impegni infrasettimanali"dice il tecnico.

Il turnover, comunque, porterà al massimo due novità la scelta è del resto limitata. Florenzi e Perotti (eventuale debutto stagionale in campionato) rispettivamente al posto di Spinazzola e Kluivert per l'undicesima formazione diversa in 12 match. In mattinata, nuovo check up sulle condizioni fisiche di alcuni interpreti.  Confermati Mancini da mediano e il 4-1-4-1. "Ha fatto una buona prestazione, non c'è necessità di cambiare. Non modificherò comunque l'assetto in base all'attacco del Milan". Leao o Piatek, fa lo stesso.

Difesa a oltranza del gruppo. E dei singoli: "Non ho ascoltato le dichiarazioni di Capello. Preferisco non commentare. Qui alla Roma crediamo tutti alle capacità di Zaniolo, il suo è un talento immenso e deve continuare a crescere. Non so se in passato ci sono stati fattori esterni che lo abbiano influenzato. Da quando sono qui si è comportato in maniera esemplare, con dedizione e il massimo impegno. È questo che ci interessa".