Una vittoria che, secondo Claudio Ranieri, è figlia di una mentalità ritrovata; figlia anche di quel volerci credere di più rispetto a quanto visto in Olanda quattro giorni fa. Ora viene il bello, e il difficile, la classifica è migliore ma non eccezionale ("sarà complicato arrivare tra le prime sette, ma ci dobbiamo provare e con partite come questa... l'importante è non illudere nessuno né fare proclami", sir Claudio dixit), ma ci sono alle viste partite impegnative, decisive e belle da vivere, non di campionato, dove la Roma può ancora dire la sua. Giovedì l'Eintracht in Europa League, più in là il Milan, il 5 febbraio, quarto di finale di Coppa Italia (in mezzo il Napoli). Partite da dentro o fuori e proprio lì serve la mentalità di cui parla il tecnico, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Magari per tornare a sognare in grande? "Quello no. Di sicuro questo successo ci dà più fiducia e rabbia agonistica. Non possiamo averla soltanto all'Olimpico, bisogna affrontare gli impegni sempre senza sentimenti, andare in campo e non sapere chi siano gli avversari. Dobbiamo sempre tentare di vincere, la volontà deve essere questa. Quella vista a Udine è la Roma che voglio vedere da qui in avanti. Tutti dicono che avremo in futuro partite facili, ma quali sono?”.
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Il Messaggero
Ranieri: “Il successo della mentalità. Ma è difficile arrivare tra le prime sette”
Le parole del mister: "Quella vista a Udine è la Roma che voglio vedere da qui in avanti. Tutti dicono che avremo in futuro partite facili, ma quali sono?”
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