Domenica a Napoli per l'undicesima volta in carriera Ranieri subentrerà in corsa. E c'è da scommettere che un briciolo d'emozione lo proverà, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Non tanto perché ritrova una città a lui cara (dove ha allenato nel 91'-92) e un amico come Conte sulla panchina avversaria, quanto perché di tornare ad allenare la Roma non ci credeva più. E invece eccolo di nuovo qui, a 73 anni, tuta e fischietto, in campo da martedì a dirigere gli allenamenti aspettando che gli ultimi reduci dalle nazionali si presentino in giornata. Al di là della sicurezza mostrata in conferenza stampa il giorno della presentazione, ha più di un dubbio. Deve valutare infatti le condizioni di alcuni calciatori, dalle quali dipenderà il sistema di gioco da adottare. Ad oggi, a meno di recuperi improvvisi, il ritardo di condizione di Hummels (rientrato soltanto ieri ma ancora febbricitante), Hermoso ancora a mezzo servizio e la promessa di non schierare piu Angelino come centrale, apre le porte ad un ritorno alla difesa a quattro.
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Ranieri forza 4. La Roma cambia
Nell'emergenza, però, Ranieri spesso e volentieri preferisce rifugiarsi nella sua stella polare, la linea a 4 difensiva, che poi in mediana a seconda degli interpreti può trasformarsi in un rombo oppure nel 4-2-3-1. ACcadde con il Chelsea nel 2000 (3-3 contro lo United schierandosi 4-2-3-1), con l'Inter nel 2011-12 (3-1 a Bologna), nella prima esperienza romanista. Da decidere invece l'assetto in mediana per Napoli che avrà il compito di schermare e proteggere, quanto più possibile, la difesa. Perché se è vero che Paredes ha allontanato una sua partenza a gennaio e l'argentino è un calciatore che piace a Ranieri, difficile che venga impiegato domenica. Koné, Cristante e Pellegrini sembrano sicuri do una maglia. L'ultima se la giocano Le Fée, Pisilli (tra i 100 candidati del Golden Boy 2024) e El Shaarawy. Vien da sé che a se conda della scelta si oscilla tra un modulo a rombo con Pellegrini trequartista a un 4-1-4-1 con il Capitano in fase difensiva a sinistra e Elsha a destra. Diverso il discorso se Dybala non dovesse recuperare o Ranieri volesse preservarlo in vista del trittico che lo aspetta. In quel caso si opterebbe per il più classico dei 4-4-2 (0 4-4-1-1): El Sha e Zalewski sulle fasce, Cristante e Koné centrali con Pellegrini a supporto di Dovbyk. Tante idee che oggi Ranieri, con la squadra quasi al completo, inizierà a provare a Trigoria.
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