Sullo stadio della Roma a Tor di Valle c'è un assessore sul filo del fuorigioco. Paolo Berdini rischia il cartellino rosso dalla sindaca Virginia Raggi, ma allo stesso tempo il titolare dell'Urbanistica potrebbe salutare giocando d'anticipo la squadra pentastellata che mal lo sopporta dimettendosi prima. Ieri, come scrive Il Messaggero, negli ambienti grillini girava anche questa voce: «Berdini si dimette domani». Cioè oggi. Dal Campidoglio hanno cercato di smorzare la polemica. D'ora in poi però sarà proprio la Raggi ad occuparsi in prima persona del dossier Tor di Valle. Ergo: Berdini sarà commissariato sul progetto urbanistico più importante e scottante dell'amministrazione.
rassegna stampa
Raggi, strappo con Berdini: commissariato lo “stadista”
Sarà la sindaca ad occuparsi in prima persona del dossier Tor di Valle, con l'assessore all'Urbanistica che, prima di ricevere un commissariamento sul progetto, presenterà le dimissioni
Lo scontro, che sembra arrivato a un punto di non ritorno, a meno che qualcuno non abbassi la testa, è proprio sulla discussa operazione calcistico-immobiliare. La linea Berdini, che prevedeva un dimagrimento importante dell'«ecomostro» (1 milione di metri cubi, di cui solo il 20% destinati all'impianto sportivo) non va giù al resto della maggioranza e all'asse Frongia-Raggi. Disposti a interventi minimal al progetto incardinato in Regione in conferenza dei servizi, senza riscrivere sulla delibera sulla pubblica utilità.
Tutto inizia lunedì sera: riunione della maggioranza con la sindaca. Invitati tutti gli assessori. Tutti eccetto Berdini. Ieri mattina l'assessore all'Urbanistica apprende la notizia ma non la prende molto bene. Esce una prima un'agenzia che lo dà vicino all'uscita dalla giunta, «pronto allo strappo». «Cosa devo fare? Io me ne vado, non posso esseretrattato così», sono gli sfoghi di Berdini. Il rapporto difficile con l'assessore ormai è noto. «Che c'è malcontento èrisaputo», ammette candido il consigliere M5S Angelo Diario, presidente della commissione capitolina Sport. Intanto, in Campidoglio Raggi osserva gli sviluppi della vicenda, non lo chiama. Ma in compenso esce un'altra agenzia, questa volta, un'Ansa, che dà «come possibile il cambio in giunta di Berdini». Il braccio di ferro continua. Questa mattina alle undici commissione congiunta Bilancio-Urbanistica, il titolare della prima ha già fatto sapere che non sarà presente.
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