rassegna stampa

Quando un assist-gol è orrendo e bellissimo

Dzeko entra soltanto nel secondo tempo e torna a sbagliare sotto rete. Ma è proprio suo l'assist per il gol di Nainggolan

Redazione

Al fischio di avvio De Rossi, Dzeko, Strootman, Totti, Maicon, Iago Falque e Vainqueur sono seduti in panchina al fianco di Spalletti. La prova della ricchezza della rosa giallorossa e del rigore delle scelte del tecnico, pronto a premiare i comportamenti del singolo calciatore e non il suo nome, scrive Mimmo Ferretti su "Il Messaggero". Oppure la conferma di mosse tattiche ogni volta ad hoc in base all’avversario, con protagonista Dzeko, rientrato tra le riserve nonostante la brillante prestazione con gol di Udine. Niente centravanti, via libera al Falso Nueve.

Sintesi della prima frazione: Roma fluida in attacco solo a tratti e zero reti. Colpa dell’assenza di Dzeko lì davanti? Di certo, merito sicuro di Handanovic, perfetto su quella conclusione da pochi passi di El Shaarawy. Così come la costante sofferenza della Roma sulla corsia di destra in fase di non possesso. Sottolineata in maniera letale dalla rete di Perisic, che ha avuto la possibilità di fare il comodo proprio senza la minima opposizione. E, allora, dentro anche Dzeko per tentare la rimonta. Pallone in Sud, però, alla prima occasione buona per il bosniaco. E fischi. Poi un altro grottesco orrore di Edin, da ottima posizione, ma pallone magicamente sui piedi di Nainggolan che batte Handanovic.