L'uomo della Provvidenza prenota un altro gol. Perché Perotti segnerà anche poco ma quando lo fa lascia sempre il segno, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Provaci ancora, Diego: l’Europa è il tuo terreno amico
Per averlo al massimo, Di Francesco contro il Torino gli ha concesso un turno di riposo
Pesanti le due reti al Genoa (lo scorso 28 maggio in pieno recupero) e al Qarabag che hanno garantito l'accesso diretto alla Champions e la qualificazione agli ottavi. Nell'attesa, ve lo anticipiamo: 43 milioni. Ça va sans dire che il rinnovo a 3 milioni netti a stagione fino al 2021, sottoscritto nei mesi scorsi, è venuto quasi in automatico. Strana la storia di Diego, giocatore sublime con la palla tra i piedi ma che poi quando vede il portiere avversario tende spesso e volentieri a smarrirsi. Eppure, quando c'è bisogno del gol pesante, Perotti risponde sempre presente.
Per averlo al massimo, Di Francesco contro il Torino gli ha concesso un turno di riposo. Domani, però, tocca nuovamente a lui che con l'esplosione di Under ha accelerato nel ballottaggio a sinistra con El Shaarawy. Ormai è tornato ad essere il titolare indiscusso. Anche se, nelle gare che contano, quelle con coefficiente di difficoltà alto per intenderci, Perotti in realtà non è mai entrato realmente nelle rotazioni. Controllare per credere: andata con lo Shakhtar, Napoli, ancora domani. Ma anche Chelsea andata e ritorno, Atletico Madrid, Qarabag all'Olimpico, Inter, Juventus e ancora Napoli nella prima parte della stagione. Della serie: quando serve, Diego c'è sempre.
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