rassegna stampa

Preziosi ci ripensa: «Mai parlato di Mafia Capitale»

"Non ho nulla contro la Roma, ho ottimi rapporti con la società, non capisco perché un giornalista o un giornale abbia estrapolato quelle frasi da me mai pronunciare".

finconsadmin

La notte ha portato consiglio. Ventiquattro ore dopo l’infelice uscita, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi ci ha ripensato. Al termine della gara di domenica tra i rossoblù e la Roma aveva dichiarato: «Succedono cose strane a Roma, non vorrei fosse coinvolto anche il calcio...» chiara l’allusione alla Mafia Capitale. Scenari da film con Carminati, Giovannone e l’intera cricca indaffarati a minacciare o corrompere l’arbitro Banti per far vincere i giallorossi. Parole che pesano. Magari qualcuno, forse la sua coscienza, gli ha bussato sulla spalla ricordandogli che un episodio eclatante di corruzione nel calcio è stato imputato proprio a lui: il papà della giochi Preziosi. Una valigetta con dentro 250 mila euro che servivano a comprare la gara contro il Venezia nel 2005. Una valigetta che ha accompagnato il Genoa in un viaggio infernale fino alla serie C. E così ecco il dietrofront del giorno dopo: «Non capisco chi mi abbia messo in bocca quelle dichiarazioni - ha dichiarato il presidente del Genoa a Radio Radio - Hanno estrapolato delle frasi da un contesto. Mi hanno chiesto della mafia ma ho risposto che non so nulla e questo non vuol dire che ho tirato in ballo chissà cosa. Ho solo detto, dopo la delusione della partita, che Banti è stata una iattura e questo lo confermo, abbiamo perso il 90% della gare con lui. Non ho nulla contro la Roma, ho ottimi rapporti con la società, non capisco perché un giornalista o un giornale abbia estrapolato quelle frasi da me mai pronunciare. Io ho detto che a Roma sta accadendo un casino, spero non sia coinvolto anche il calcio, ma non intendevo che la mafia sta nel calcio, è il giornalista che ha capito questo. La Roma ha meritato di vincere, però se avessimo giocato 11 contro 11 sarebbe stato diverso. Il rigore era nettissimo, non c’era l’espulsione di Perin secondo me e non c’era nemmeno l’ammonizione su Perotti ed il fuorigioco su Sturaro e questo ha cambiato il match».

A Preziosi aveva risposto anche il ds della Roma, Baldissoni: «Le abbiamo ritenute “voci dal sen fuggite”. Probabilmente la frustrazione per una gara persa a volte può portare a dire frasi poco ponderate, diciamo. Dobbiamo sempre ricordarci della responsabilità che abbiamo, quando rilasciamo dichiarazioni».