In quel di Londra James Pallotta, nell'incontro con la dirigenza giallorossa, ha subito voluto conoscere i motivi della crisi della Roma. E, deluso per l'involuzione post derby che ha certificato l'eliminazione dalla Coppa Italia e l'uscita di scena nella corsa scudetto, ha avuto come principale interlocutore Monchi, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Pressing su Pallotta
Monchi è volato a Londra per incontrare il presidente. Vuole convincerlo a rinforzare la Roma sul mercato. La proprietà, però, non intende cambiare la strategia: ogni nuovo acquisto va compensato con una partenza
Il Ds gli ha prospettato la strategia per aggiustare in corsa la rosa che ha bisogno di 1 o 2 interventi in questa sessione invernale di mercato. La proprietà, però, non ha cambiato la sua posizione: a ogni rinforzo deve corrispondere una cessione.
Pallotta, prima di incontrare i dirigenti giallorossi, è intervenuto al convegno internazionale Leaders in Sports meet innovation. "Non puoi essere un brand globale senza uno stadio di proprietà. Vogliamo essere il secondo club preferito di tutti. Ci sono 3 miliardi di tifosi di calcio nel mondo e se io riuscissi a portare anche soltanto l'un per cento a sostenere la Roma come seconda squadra, sarebbero 30 milioni di tifosi. E se spendessero anche soltanto 5 dollari a testa, ci sarebbe un ricavo di 150 milioni di dollari. Fino a 5 anni fa pensavo che il calcio fosse un gioco orribile, non riuscivo a capirlo, ora sono fuori di testa per il calcio. Tutti a Roma vogliono questo stadio tranne forse i tifosi della Lazio che ci potranno però giocare una volta a stagione. Nel nuovo stadio verrà anche usata la tecnologia plug-and-play".
Il presidente ha poi svelato come, in prima persona, ha dovuto affrontare la questione dell'ordine pubblico. "Chi ha mai assistito ad una partita in Italia? Sapete com'è un derby tra Roma e Lazio o una sfida casalinga contro l'Inter? Nel Nord Italia non litigano molto, ma al Sud, a Napoli e Roma, i problemi di sicurezza sono davvero significativi. Circa un anno e mezzo fa, abbiamo incontrato il responsabile della Polizia. Appena mi sono seduto, ho chiesto: Perché non arrestate queste persone?. Lui mi ha risposto Permettimi di farti vedere perché e mi ha aperto questo fascicolo pieno di persone che avevano commesso qualcosa. Ma c'erano solo immagini sfocate. Quindi abbiamo chiesto se potessimo portare telecamere ad alta definizione all'interno e le abbiamo comprate noi, anche se non siamo i proprietari dello stadio, per iniziare a vedere chi è che crea problemi".
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