Quella di Pjanic alla Juve è una cessione che accontenta tutti. Meno i tifosi della Roma. Per molti è un fulmine a ciel sereno ma, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, è stata invece preparata da mesi. Perché i segnali erano evidenti da tempo. Pjanic, con il contratto in scadenza nel 2018 e forte di una stagione che lo ha visto andare in doppia cifra sia per i gol (10) che per gli assist (11), da mesi chiedeva un adeguamento contrattuale al club. La Roma - prima in privato e poi pubblicamente ha deciso di non concederglielo. Basta ricordare le frasi di Sabatini del 18 maggio («Se qualcuno pensa di venir a bussare alla porta del mio ufficio ha capito male») e dello stesso Pallotta dello scorso 5 giugno («Rinnovo a Pjanic? No, ha già un contratto»).
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Pjanic, siamo ai saluti. Sale la rabbia dei tifosi
In queste ore la rabbia monta nei social e nelle radio locali dove nessuno tra Pjanic e club, viene risparmiato dalla gogna mediatica. E Conte vuole Radja
Venti giorni fa Sabatini era stato categorico: «Pjanic è un delirio della Juventus. Non si tratta, chi lo vuole paga la clausola». Pallotta in un paio di occasioni gli era andato dietro. Le parole però spesso rischiano di diventare boomerang pericolosi. E così il «delirio» si è trasformato in realtà. Paradossalmente quello che stona in questa vicenda non è la cessione di per sé. Questa chiaramente viene mal digerita dalla tifoseria perché il calciatore approda alla Juventus, rivale storica e squadra da battere in ottica scudetto. Finanziariamente (non tecnicamente) però è un’operazione che può essere compresa: Miralem a bilancio figura ormai con un valore di poco superiore ai 4 milioni. Cederlo garantirà una plusvalenza di 28 milioni (il totale, 32, figurerà a bilancio ma sarà pagato in tre rate) ed eviterà giochi al rialzo sul rinnovo che erano già iniziati.
In queste ore la rabbia monta nei social e nelle radio locali dove nessuno tra Pjanic e club, viene risparmiato dalla gogna mediatica. Rabbia mista a sgomento anche per quanto sta accadendo con Nainggolan che, uscito allo scoperto, chiede un aumento di stipendio. Ingaggio che aveva pattuito soltanto 11 mesi fa, rinnovando sino al 2020. Ora sta a Pallotta decidere. Appare poco probabile che dopo Pjanic a Trigoria possano privarsi anche del belga.Ma la partenza del bosniaco non basta entro il 30 giugno. Ruediger è ko (oggi risonanza magnetica, domani si opera), altrimenti avrebbe già salutato. E Conte vuole Radja.
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