A nemmeno 24 ore dal gong finale del mercato, Tiago Pinto ha scelto di mettere la firma su tutte le operazioni del club ponendo l'accento su quelle in uscita reputate da lui (e dalla società) il vero fiore all'occhiello della sessione, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il tutto condito da una punta d'orgoglio, che contraddistingue la personalità di un dirigente arrivato a Trigoria otto mesi fa tra critiche e brusii di chi non era convinto del suo curriculum: "Che voto do al mio mercato? Se consideriamo che in molti pensavano che non lo avrei fatto, mi darei 8. Se, invece, lo valutiamo come il mercato più difficile della storia del calcio anche di più. Ma visto che c'è sempre margine per migliorare direi 7,5".
Il Messaggero
Pinto: “Mi promuovo anche se Xhaka resta un rimpianto”
Il g.m.: "Che voto do al mio mercato? Se consideriamo che in molti pensavano che non lo avrei fatto, mi darei 8"
Con lui in sala stampa alcuni dirigenti tra cui De Sanctis e Lombardo che lo hanno aiutato nel gestire "più di 40 trattative in due mesi". I numeri sono certamente rilevanti: 29 calciatori allontanati da Trigoria (ceduti, fine contratto e buonuscite) che equivalgono a un risparmio sul monte ingaggi superiore ai 50 milioni lordi e quattro acquisti che in prospettiva possono impreziosire la rosa. Non tutto, però, è filato liscio a partire dal mancato arrivo del centrocampista richiesto da Mou, fino ai tre esuberi (Nzonzi, Fazio e Santon) che hanno rifiutato tutte le offerte: "Non avrebbero perso un euro accettandole. Ci sono ancora 10 finestre di mercato aperte e in tre o quattro possiamo trovare delle soluzioni. Abbiamo scelto di ridurre il gruppo per creare una squadra compatta". E non nasconde che le cessioni di Florenzi, Pedro e Dzeko alle rivali potrebbero creare problemi: "Tutte le scelte nella vita comportano un rischio, ma se guardiamo cosa è successo con Ronaldo, Messi o Griezmann vediamo che la Roma non ha fatto niente di diverso dalle altre". Il centrocampista, dicevamo, è uno dei suoi rimpianti e lo ammette candidamente parlando di Xhaka:"Non è stato un problema di budget, il mercato è dinamico e abbiamo dovuto capire i momenti. C'è stata la voglia di fare qualcosa per accelerare il processo di ricostruzione della Roma. Avevamo un interesse per Xhaka, lui voleva venire, ma l'Arsenal non lo ha ceduto. Il centrocampo della Roma ha Cristante campione d'Europa, Veretout che ad ora ha segnato più gol in Europa, Villar titolare nella Spagna Under 21, Diawara e Darboe".
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