Due partite perse ed i tifosi si preoccupano di veder sfumare quanto di buono fatto fino a questo momento. Il secondo posto da difendere e la finale di Coppa Italia quasi compromessa, però, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, non scalfiscono l’umore di Diego Perotti:«Perdere il derby e con il Napoli è dura per tutti, ma siamo ancora al secondo posto e per fortuna abbiamo fatto gol che ci lascia in vantaggio sul Napoli nello scontro diretto. Se avessimo giocato al nostro livello avremmo vinto come accaduto all’andata».
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Perotti a muso duro: «Sconfitta meritata»
L'argentino: "Se avessimo giocato al nostro livello avremmo vinto come accaduto all’andata"
La Roma ha tirato fuori gli artigli solo nel finale: «Sulla parata di Reina alla fine ero arrabbiato perché anche il pari sarebbe stato un buon risultato, abbiamo fatto una brutta partita e non siamo riusciti a fare il nostro gioco. Dobbiamo migliorare tanto e ripartire da questo finale». Quando si parla della stanchezza della squadra, costretta a un turnover che non consente il pieno riposo dei titolarissimi, l'argentino dice: «I ragazzi sono morti fisicamente per il lavoro che abbiamo fatto. Quando affronti tutte queste partite importanti così ravvicinate la stanchezza si sente, ma non dev’essere un alibi. Il sistema di gioco? Due partite fa abbiamo vinto con l’Inter facendo benissimo e nessuno ha detto niente. Non era così diverso, se ne parla di più solo perché abbiamo perso. Io mi trovo meglio a sinistra, ma resto comunque a disposizione di Spalletti».
E giovedì si giocherà contro il Lione: «Giocheremo come abbiamo fatto con l’Inter, le due sconfitte bruciano ma ci rialzeremo». In chiusura un commento sulla mancata convocazione in nazionale: «Questa volta pensavo di essere chiamato, avevo anche parlato con l’allenatore. Ormai la speranza non ce l’ho più, se non riesco a farlo giocando titolare nella Roma, evidentemente il livello che vede in me il ct non è lo stesso che vede in altri giocatori. Sono rimasto bruciato».
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