Uno era l'uomo a cui rivolgersi per "risolvere tutti i problemi". L'altro, invece, era quello "che chiedeva sempre soldi". Sono le nuove intercettazioni depositate al Tribunale del riesame, insieme agli stralci del verbale del costruttore Luca Parnasi, a rivelare dettagli inediti sull'ex assessore della Regione Lazio in quota Pd, Michele Civita, e sull'ex vicepresidente del consiglio regionale Adriano Paolozzi (FI), come riporta Il Messaggero.
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Parnasi: “Civita, il risolvi-problemi alla Regione mentre Palozzi chiedeva sempre soldi”
Vuove intercettazioni depositate al Tribunale del riesame rivelano dettagli inediti sull'ex assessore della Regione Lazio in quota Pd e sull'ex vicepresidente del consiglio regionale
Ieri, nel corso dell'udienza davanti ai giudici della Libertà, entrambi hanno chiesto la revoca o un affievolimento della misura a loro carico. Civita ha l'obbligo di firma, mentre Palozzi è ai domiciliari.
Parnasi, invece, attende ancora la decisione del gip sulla sua scarcerazione. Dal carcere di Rebibbia, in un interrogatorio di 11 ore davanti alla pm Barbara Zuin, ha raccontato di avere fatto solo un favore a Civita, promettendogli l'assunzione del figlio, "mettendomi nei suoi panni come padre, ma non gli ho dato soldi".
Intercettato con un collaboratore qualche mese fa, però, lo aveva descritto come uno dei punti di riferimento per risolvere gli impicci burocratici legati al progetto del Nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. "Rivolgiti a Civita che ci risolve tutti i problemi", è il senso della frase pronunciata dall'imprenditore. Su Palozzi, invece, le parole sono state meno lusinghiere: "Mi chiamava continuamente chiedendomi un contributo".
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