Edin Dzeko prende una bottiglietta - durante la sosta per l’espulsione di Milinkovic-Savic - beve e poi la scaglia verso la panchina. A Boston, Pallotta è avvelenato, lui avrebbe tirato bottigliette in serie, contro chiunque. Edin ce la poteva avere con tutti, dal team manager all’allenatore, per come (non) si stava risolvendo il problema tattico.
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Pallotta voleva mandare tutti in ritiro: stop di Baldini
Il presidente aveva pensato allo stessa decisione presa nel post Bologna-Roma
Ma al di là del gesto di ieri, ciò che colpisce di Edin è l’errore grossolano sotto porta, la mancanza di sorriso. Gli gira male. Dzeko è la foto della Roma, nel bene e nel male. Forse era stanco, imbronciato per motivi suoi, magari aveva lasciato la corrente di casa accesa o perché il campo era troppo bagnato. Dzeko è nervoso, punto. E non è il solo, come detto. Di Francesco pure lo è: non ha mai smesso di sottolineare la prestazione non sufficiente dei suoi giocatori, del loro atteggiamento a Trigoria e all’Olimpico.
Pallotta, disgustato come nel post Bologna, forse anche di più. Come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, aveva pensato al ritiro, oggi come allora, poi vecchi consiglieri glielo hanno sconsigliato.
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