È sempre la solita storia: non sono stato io a voler andar via, ma è stata la società che mi ha ceduto. Vecchia storia, ritornello ormai stonato. Chiacchiere senza senso, buone soltanto per tentare, in maniera puerile, di salvare (e perché, poi?) le apparenze. L’ultimo iscritto al partito dei presunti Sedotti e Abbandonati si chiama Mehdi Benatia, ceduto nelle settimane passate al Bayern. Il quale, mettendo da parte la realtà, se ne è uscito con l’ennesimo girotondo dialettico. «Parlai del mio futuro col direttore sportivo Walter Sabatini. Loro volevano tenermi, ma c’era bisogno di cedermi per far cassa e ciò mi ha infastidito, perché volevo restare», ha confidato a Kicker.de. «Mi farà piacere ritrovare in Champions i miei vecchi compagni anche se mi aspetto fischi e insulti dal pubblico. Totti? In allenamento non potevo essere troppo aggressivo perché avevamo bisogno di lui in campionato. Questa volta sarà diverso. Quando gioco, non guardo in faccia nessuno. Non ho amici. Nei 90' sul campo contano la mia squadra, i miei compagni e la vittoria». E i soldi, avrebbe dovuto aggiungere il marocchino. Perché, e lui è il primo a saperlo, ha lasciato la Roma perché gli era stato offerto un ritocco “ridicolo” (copyright Benatia) al contratto firmato l’estate precedente e fino al 2018.
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Pallotta: «Benatia bugiardo avvelenava lo spogliatoio»
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E, poi, se avesse voluto restare alla Roma, Benatia avrebbe potuto tranquillamente rifiutare il ricchissimo trasferimento a Monaco: la legge calcistica glielo avrebbe permesso, invece niente. Se avesse voluto davvero restare alla Roma, oggi sarebbe a Trigoria.
«HA MENTITO A TUTTI» - La Roma ha semplicemente ceduto uno che non voleva più stare nella Capitale. Facendo un affare (economico), certo. Esattamente come Mehdi. «È evidente come Benatia abbia continuato a costruire il proprio castello di invenzioni negli ultimi due mesi. A luglio, a Boston, avevamo raggiunto un accordo verbale che prevedeva un adeguamento e un aumento salariale. Dopo avergli detto in maniera esplicita e tassativa che volevamo che rimanesse con noi, mi ha detto di esserne molto felice. Poi ha mentito, sia a Garcia che ai compagni, sulla sua reale volontà di restare e sulle cifre dell’adeguamento. Aver mentito a Rudi Garcia e ai compagni lo ritengo assolutamente inaccettabile. A Sabatini ho detto che stava avvelenando lo spogliatoio e che lo volevo fuori: sia Rudi che Walter hanno concordato con me», il durissimo commento del presidente James Pallotta.
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