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Nuovo stadio della Roma, ancora battuti gli abusivi: “Ora progetto definitivo”

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Dal tribunale civile altra vittoria per il Campidoglio: revocata l'ordinanza che bloccava gli scavi su alcune aree di Pietralata. L'obiettivo di Trigoria: consegnare prima di Natale.
Redazione

Ancora una sentenza, l'ennesima, a favore del Comune e, di riflesso, della Roma. In uno dei momenti meno brillanti per i risultati sul campo di gioco, scrive Francesco M. Magliaro su Il Messaggero, almeno a Trigoria ci si può consolare con la questione stadio a Pietralata. Parliamo della querelle che vede da una parte il Campidoglio e dall'altra due residenti della zona di Pietralata. Nella primavera scorsa queste due persone chiedono due ordinanze da parte di due giudici del tribunale civile. I giudici, con due diverse ordinanze, accolgono la richiesta dei residenti e impongono lo stop agli ingressi nelle aree in questione, impedendo, quindi, il completamento dei sondaggi geologici e scavi archeologici. In risposta a queste ordinanze il Campidoglio avvia due diversi percorsi: il primo, presenta ricorso contro la decisione dei giudici. Il secondo, avvia le procedure per recuperare le aree. Quindi, emette le ordinanze di sgombero. Che i residenti, ovviamente, impugnano. Gli sgomberi diventano operativi e il 7 agosto, all'ora di pranzo, è tutto finito: terreni ed edifici sgomberati e riconsegnati ufficialmente al Comune. Che, a distanza di alcune settimane, consegna il tutto alla Roma e ai suoi tecnici che, il 21 ottobre, dopo una serie di sopralluoghi, sono tornati a usare le trivelle per i sondaggi geologici. Per quelli archeologici, invece, sarà necessario aspettare la pulizia delle aree da piante e sterpaglie. Se l'iter davanti ai giudici amministrativi si è concluso, era rimasto aperto quello di fronte al tribunale civile con il ricorso del Comune contro le ordinanze di tutela del possesso. Il 25 settembre scorso udienza su uno dei due ricorsi. L'altro è ancora in attesa: udienza fissata prima il 12 settembre, poi spostata per un vizio procedurale al 18 ottobre e poi ancora rinviata una seconda volta al 7 novembre. Ieri, invece, è arrivata la sentenza sull'udienza del 25 settembre: vince il Comune su tutta la linea. L'ordinanza di tutela del possesso è revocata. Incassa la vittoria l'assessore all'Urbanistica del Comune, Maurizio Veloccia, che dice: "Il giudizio di ieri, ancor una volta, dà ragione a Roma Capitale come avevamo già previsto e come già accaduto in altri procedimenti. Il nostro impegno è quello di sostenere e supportare la predisposizione del progetto definitivo da parte della Roma, che ovviamente attendiamo con ansia per poter continuare con l'iter successivo". Rimane in piedi ancora il secondo ricorso del Comune contro la seconda ordinanza di tutela del possesso. L'udienza è in calendario tra due giorni e la speranza è che i giudici, anche forti della decisione pubblicata ieri, impieghino meno tempo per chiudere la vicenda giudiziaria. Nel frattempo si susseguono le riunioni tecniche: la scorsa settimana incontro tra la Roma e le Ferrovie dello Stato per coordinare la realizzazione della passerella ciclopedonale tra via Livorno e l'area dello Stadio. Vanno avanti i sondaggi geologici e l'elaborazione del progetto definitivo. L'obiettivo, molto ambizioso, sarebbe riuscire a presentarsi con gli elaborati prima di Natale.