Oggi pomeriggio il Napoli e la Roma si affrontano anche per diventare ufficialmente la prima rivale della Juve nella corsa scudetto. Ruolo a cui possono al momento ambire solo loro, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Con altre 30 gare a disposizione, il verdetto di questo spareggio per il secondo posto non sarà già definitivo. Un'indicazione chiara, però, verrà fuori e il risultato peserà in ogni caso.
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Napoli & Roma, fuori i secondi
Al San Paolo si sfidano le aspiranti anti Juve: in palio punti determinanti. Di fronte due allenatori che amano attaccare con un calcio propositivo
Il Napoli in casa non ha mai perso in serie A da quando è arrivato Sarri: in 22 gare, 19 successi e 3 pareggi. Ma il penultimo pari, il 13 dicembre del 2015, proprio contro la Roma, unica squadra del nostro campionato che, con l'attuale allenatore partenopeo, non ha subito reti a Fuorigrotta. Tra l'altro il tecnico di Bagnoli non ha mai vinto contro i giallorossi in 4 precedenti, i primi due con l'Empoli. Anche Spalletti, però, non ha i numeri dalla sua: solo 1 punto nei 3 viaggi fatti in questo torneo (peggio solo il Crotone e il Cagliari) e mai 3 dopo la sosta nel mese di ottobre.
Spalletti e Sarri disegnano in campo calcio offensivo e di conseguenza efficace. I due tecnici sono sempre e comunque propositivi. Stavolta, però, potrebbe incidere la giocata del singolo. Proprio i giallorossi sanno che cosa significhi. Dzeko, ad esempio, è ancora a digiuno in trasferta. Ma, in casa, ha già segnato 5 gol in 4 gare. I partenopei, pur essendo i più bravi della serie A nel possesso palla (58 per cento), hanno già fatto cilecca in 2 partite, pari senza reti a Marassi contro il Genoa e ko di misura a Bergamo contro l'Atatanta, con Insigne che non è mai riuscito a fare centro in questa stagione (9 partite, comprese le 2 di Champions).
Fino alla vigilia si è discusso di quanto influisse l'assenza, e non solo per oggi, di Milik che resterà fuori a lungo. Sarri si affiderà a Gabbiadini. Adesso, con gli imprevisti che hanno tolto di scena prima della partenza Bruno Peres e Strootman, è però Spalletti a ritrovarsi in piena emergenza, non avendo a disposizione nemmeno Vermaelem, Ruediger e Mario Rui. Se il collega partenopeo cambierà solo il centravanti, lui non potrà invece riproporre, come interpeti, il 4-2-3-1 che ha funzionato contro l'Inter. Florenzi tornerà a fare il terzino e Nainggolan si riprenderà il posto da titolare. A centrocampo di nuovo spazio a Paredes per avere comunque equilibrio.
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