rassegna stampa

Nainggolan severo: “Il Napoli aveva più fame di noi”

Questione di fame. Che almeno fin qui, e non solo nelle iniziative commerciali a cominciare dalla campagna abbonamenti, il branco di Garcia ha sempre mostrato.

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Questione di fame. Che almeno fin qui, e non solo nelle iniziative commerciali a cominciare dalla campagna abbonamenti, il branco di Garcia ha sempre mostrato. Se, però, il dubbio adesso esce dallo spogliatoio giallorosso, allora vuol dire che la caratteristica evidenziata in passato è momentaneamente scomparsa. Per Nainggolan è solo questa la differenza con il Napoli. Non c'entra la fiacca. E' una questione di interpretazione tattica sua e dei compagni. «Non siamo entrati subito in partita anche per bravura loro, la Roma che conosciamo non si è vista, non siamo riusciti a fare il nostro gioco e quando questo è successo non siamo stati concreti, sprecando le poche occasioni che ci sono capitate. Ma la colpa è nostra, perché la gara era stata preparata diversamente: non siamo riusciti a pressare alto e alla fine ci hanno schiacciati. Hanno avuto più fame di noi». Tradito, in questa trasferta, lo slogan della campagna abbonamenti. Esclusa la crisi. «No, ma ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare più duro per tornare la squadra che eravamo», l'ammissione del belga. Che non vuole sentir parlare di stanchezza, definendola «la scusa più semplice quando si perde». E Garcia, a quanto pare, si è fatto sentire nella pancia del San Paolo. Il suo gruppo non lo ha ascoltato.

«Condivido le parole del nostro tecnico, abbiamo fatto un primo tempo molto insufficiente. Ci sono grandi meriti loro, ma siamo sorpresi dal nostro atteggiamento. Ci correggeremo e ripartiremo», sembra Garcia ma è Sabatini. Che non ha visto una Roma all'altezza. «Solo nei primi venti minuti del secondo tempo ho notato autorevolezza ed efficacia: se tutta la partita fosse andata come il primo tempo, mi sarei preoccupato. Il momento è delicato stiamo lavorando per ritornare noi stessi e ci riusciremo perché c'è sintonia tra allenatore e squadra ma tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Non escludo che abbia influito il clima di tensione allo stadio, probabile che una piccola distrazione ci sia stata ma non sarebbe costruttivo appellarci a questo. Pensiamo alle nostre questioni di campo e a come rimetterle a posto». La Roma ha 8 punti in meno dello scorso anno ma è sempre in lotta per lo scudetto. «Questo ci aiuta moltissimo. I trenta punti dell’anno scorso sono irripetibili, questi ventidue sono una quota più equilibrata. Dobbiamo ripartire, lo faremo: è una squadra che esprime qualità e forte coesione. Siamo solo moderatamente preoccupati».