Un brutto colpo da digerire e metabolizzare. A tal punto che la Roma, una volta perso Malcom, come riporta Stefano Carina su Il Messaggero, sta valutando se adire le vie legali contro il club francese. Il brasiliano si trasferisce al Barcellona. Il Bordeaux incassa 41 milioni, più 1 di bonus, e l'entourage del calciatore porta a casa un quinquennale da 5 milioni a stagione. Inutile il tentativo di Monchi di far rispettare un accordo ormai definito a tal punto che proprio la società transalpina aveva voluto pubblicizzare con una nota anomala l'intesa raggiunta.
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Monchi: “Pronti alla denuncia”
Il ds della Roma spiega i motivi del clamoroso voltafaccia di Malcom, finito al Barça "L’accordo era fatto, poi abbiamo alzato l’offerta. Il Bordeaux in realtà voleva un’asta"
Ieri il ds ha riepilogato quanto accaduto nelle ultime ore a Roma Tv: "Avevamo trovato un accordo alle 17 di lunedì. I francesi avevano dato l'autorizzazione al giocatore di partire, doveva arrivare alle 23. Eravamo tranquilli e convinti. Una volta trovata l'intesa, il presidente del Bordeaux mezz'ora dopo mi ha chiamato per dirmi che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale parlando di accordo. Noi non eravamo contenti perché siamo quotati in borsa ma loro hanno insistito e lo hanno fatto. Poi sono iniziate le voci sul Barcellona ma era tutto chiuso. La mia sorpresa c'è stata quando mi ha chiamato uno dei procuratori dicendomi che il Bordeaux aveva bloccato il viaggio di Malcom a Roma. A quel punto ho chiamato il presidente francese che mi ha spiegato come fosse arrivata un'offerta del Barcellona e dovevamo pareggiarla. Gli ho ribadito che avevamo un accordo ma lui mi ha detto che non avevamo firmato nulla. Ho allora telefonato a Pallotta e il presidente ha voluto, contro la mia opinione, fare una proposta più alta. Abbiamo rinviato i documenti con la nuova offerta e il Bordeaux mi ha detto che il giorno dopo il ragazzo sarebbe sbarcato. Anche il procuratore mi ha assicurato che aveva un incontro a mezzogiorno per sistemare la vicenda. Poi però mi ha richiamato, dicendo che dovevamo alzare ulteriormente la proposta perché il Barcellona premeva. A quel punto ho detto basta, non volevo partecipare ad un'asta. Ora stiamo valutando se fare una causa legale. Non abbiamo documenti firmati, è vero, ma abbiamo tanti contatti con il procuratore e il Bordeaux che meritano una valutazione".
E ora? Un mercato che, almeno in entrata (al netto di un possibile colpo di coda con l'acquisto di un regista, legato alla cessione di Gonalons) si avvicinava alla conclusione, torna in fermento. Ieri è iniziata la ridda dei nomi. Dai profili simil-Malcom (Bailey del Leverkusen, Neres dell'Ajax, Pulisic del Dortmund) agli evergreen Chiesa, Suso, Thauvin e Berardi.
Quello che trapelava off record da Trigoria invece è che, metabolizzato il colpo, servano almeno 24 ore a Monchi per riordinare le idee e decidere insieme a Di Francesco come procedere. Ufficiale l'acquisto di Olsen: 8,5 milioni più 3,5 di bonus. Garantito al Copenaghen il 10% sulla futura cessione.
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