Milan e Roma, svolta per due

Per ora Eusebio Di Francesco nei suoi precedenti contro Montella è in svantaggio (2 vittorie contro 5 su nove partite) ma vincere oggi a San Siro farebbe acquisire alla squadra, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, quella famosa consapevolezza nei propri mezzi. In campionato i giallorossi hanno più punti dello scorso anno e in Champions vincono finalmente in trasferta (4 punti in due partite), cosa che non succedeva da sette anni, per non parlare dei soli tre successi ottenuti nei sei anni gestiti dal club bostoniano.

La Roma pian piano, appunto tra lo scetticismo, cresce. In termini di punti, e di gioco. DiFra contro il Milan deve rinunciare pure ai nuovi degenti, vedi Perotti e Defrel. Pellegrini ha recuperato dall'influenza. Ci sarà, debilitato ma ci sarà ed è un passo indietro rispetto a Strootman, che non ha giocato in Champions. Davanti a destra la scelta finisce su Florenzi, con Under leggermente staccato: opzione di scorta, il turno avanti e Ale terzino. Tra i centrali, più Fazio di Juan Jesus. Torna Moreno, che ha saltato il Qarabag per noie muscolari.

San Siro, mai come in questa occasione, diventa lo stadio dei sogni, da lì dovrà nascere il grande sogno della Roma, di poter lottare alla pari con Juve e Napoli, conti alla mano, per ora avanti rispetto ai giallorossi.

Per ora, la prima gara giocata contro una big, l'ha persa. In maniera rocambolesca e sfortunata: tutti ricorderanno quel clamoroso calo della Roma negli ultimi venti minuti contro l'Inter di Spalletti, ed Eusebio avrebbe pagato di tasca sua per vincerla.

Il Milan vive una situazione diversa: è una squadra che ha perso la linea del progetto e deve riprendersi. E pure in fretta. Montella è in discussione e sta ai calciatori salvargli il posto. Contro una squadra che cerca la prestazione scaccia-crisi non è mai facile giocare, per questo motivo se la Roma dovesse vincere farebbe una cosa grande.  Stasera Di Francesco e Montella fratelli nemici, come Romolo e Remo, ma per una notte. Quella della svolta.