Mercato, gli affari vanno in crisi

I prezzi calmierati, gli scambi in aumento e gli stipendi rivisti al ribasso. Ma anche tante occasioni per i club impegnati nelle Coppe, più liberi di operare dopo l'allentamento del Fair Play Finanziario deciso dalla Uefa. Il calciomercato ai tempi dell'emergenza coronavirus si rinnova costantemente, lo scrive Il Messaggero. Le big d'Europa guardano così in casa dei club in difficoltà per strappare i talenti alle migliori condizioni economiche, senza tuttavia distogliere lo sguardo dalle vicende delle grandi di Spagna. Ad esempio a Madrid il presidente Perez si prepara all'attesa rivoluzione, programmata già prima dell'emergenza, e che coinvolge tanti calciatori monitorati dalla Serie A come James Rodriguez, Modric, Marcelo, Lucas Vazquez e Mariano Diaz. Intanto il Barcellona paga un monte ingaggi da 427 milioni e ha l'esigenza di incassare con le cessioni circa 120 milioni di euroentro giugno. Così, i blaugrana sono stati costretti a forzare la mano per la riduzione degli stipendi di Messi e company. Una spending review che interessa da vicino Griezmann e Ter Stegen. 

Anche l'Inter paga le difficoltà dei catalani con il caso Lautaro Martinez: i nerazzurri non vogliono scontare la clausola da 110 milioni di euro con l'inserimento di tre-quattro giocatori. Decisamente più in discesa l'affare tra Inter e Verona per Kumbulla, mentre piace lo svincolato Vertonghen. Ma molte delle strategie dei nerazzurri dipenderanno dal futuro di Icardi. Il Psg può confermare l'argentino versando i 70 milioni del riscatto. L'ultima parola sarà, però, di Maurito, sempre affascinato da una Juventus focalizzata sul rinnovamento di un reparto appesantito dagli ingaggi di Ronaldo e Higuain. L'ex capitano nerazzurro resta poi un sogno di De Laurentiis, alle prese con il difficile rinnovo di Milik. Infine il Milan perderà Ibra, ma è il futuro di Donnarumma a tenere con il fiato sospeso i tifosi meneghini. Raiola per rinnovare pretende un contratto da 6 milioni a stagione.