Il tempo di tornare, di chiarire, di togliere qualche ombra da chiacchiericci e mezze verità, scherzi (non proprio brillantissimi) da parte di siti brasiliani, questioni con ct (Dunga) e dirigenti (Rinaldi, con la Roma ha anche un contenzioso in atto). L’unica cosa certa è che Maicon è stato cacciato dalla Seleçao e, a meno di ripensamenti, non ci tornerà più, chiudendo la sua avventura in verdeoro con 72 presenza. E adesso? Il problema è la Roma e Maicon, Maicon e la Roma. Che giocatore avrà a disposizione Garcia? Intanto il tecnico - al di là delle questioni societarie legate al rinnovo del contratto col brasiliano - si è mostrato il suo primo “alleato”: gli ha concesso di allenarsi da solo, di partecipare alla partita col Brasile anche se non in condizioni fisiche brillanti e dopo essere stato indisponibile per la sfida con la Fiorentina. Ora lo aspetta, a Trigoria il terzino è atteso per oggi, vuole parlarci, capire e con lui la società, che non ha mai ricevuto risposte dalla federazione brasiliana. Rudi sarà ancora il suo alleato, sempre al di là di ciò che farà la società (magari cercando un altro terzino o non rinnovandogli comunque il contratto) e di questo e non solo ne parlerà Sabatini giovedì in conferenza (il club ha perso, intanto, Joè Tacopina, che ha lasciato il Cda per la trattativa in corso col Bologna).
rassegna stampa
Maicon aggrappato a Garcia
E adesso? Il problema è la Roma e Maicon, Maicon e la Roma. Che giocatore avrà a disposizione il tecnico francese?
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Al tecnico serve un Maicon all’altezza, Torosidis (con Florenzi adattato) non può bastare. Maicon l’ha combinata grossa, ma il tecnico della Roma voglia passarci sopra, perché lui tende sempre a recuperare e mai scaricare i suoi calciatori. Lo stimolo per Maicon, se mai lo avesse perso, arriverà dalle parole del suo allenatore. E il contratto? La società vuole vederlo in campo, poi ne riparlerà. Per lui anche questo, cioè arrivare al rinnovo attraverso le prestazioni, potrà essere un appiglio per tornare quello di prima.
VOCI DAL BRASILE - In Brasile, invece, il silenzio ha generato confusione. Nella testa di Dunga e Rinaldi (anche con lui Maicon avrebbe litigato), avrebbe dovuto mettere ordine sull'accaduto. Dal momento dell'esclusione si sono rincorse voci, più o meno fondate, e ricostruzioni satiriche, dove Maicon viene descritto come l'artefice di scherzi di cattivo gusto ai danni di Elias e David Luiz. La stampa locale riporta una versione più credibile, la stessa diffusa in Italia. Maicon non si sarebbe presentato in orario alla fine del permesso di Dunga, previsto per le 20.00 locali. Il laterale avrebbe ampiamente sforato la tolleranza consentita, generando la prima crisi della nuova Seleção. Secondo Mario Sergio, ex - allenatore di Internacional e Corinthians parla di un episodio simile già accaduto durante la gestione Scolari. «Se venisse fuori la verità potrebbe pregiudicare la sua carriera per sempre. Se parlo potrei essere processato, Maicon è padre di famiglia, ha una dignità da difendere».
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