rassegna stampa

L’urlo dei lupi per uscire dal tunnel

Le facce stravolte dalla tensione: Manolas e Florenzi testimonial della svolta mentale del gruppo

Redazione

La Roma al Bentegodi, quasi non più abituata a farlo, si è ritrovata con i tre punti. E, un attimo dopo il fischio finale dell'arbitro, ha cacciato un urlo grande così. Felicità? Macché: liberazione, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.

Non tanto la gioia per aver battuto, seppur con un uomo in meno, il modesto Verona, quanto la (ritrovata) soddisfazione di aver portato a termine il lavoro. Avete presente Manolas o Florenzi? Facce devastate dalla tensione, urla e pugni chiusi per scaricarla. Per uscire dal tunnel. La Roma, i suoi tifosi, Eusebio Di Francesco avevano bisogno di recuperare il sorriso.

C'è riuscita, la Roma, mettendo in mostra i suoi abituali difetti, facendo avvelenare per l'ennesima volta chi la ama, segnando il minimo e sprecando il massimo. Nell'arte di complicarsi la vita, gli uomini di EDF non hanno rivali. Non tanto (e non solo) nello sbagliare ciò che è umanamente impossibile sbagliare dalle parti del portiere avversario: la vera unicità della Roma sta, ad esempio, nel restare in dieci, e contro un avversario quasi rassegnato, pur essendo in vantaggio di un gol e in quasi totale controllo della situazione. Possibile? Possibile sì, ma solo nella Roma. Roba atavica, però, mica dell'altro ieri.

Il cambio di modulo, più che la fine del mercato, ha aiutato la Roma a ritrovare se non se stessa almeno la mentalità giusta (avete preente quelle urla di fine gara?) e la vittoria, consentendole di restare appiccicata al quarto posto dell'Inter.