«Ci vai a parlare tu, quando ti guardano negli occhi e li devi lasciare però fuori dalla formazione...». Le 6 vittorie di fila, come le 11 della sua prima avventura in giallorosso, passano anche attraverso la comunicazione con il gruppo. All’interno, prima che all’esterno. Prima della Regola, per il toscano conta il Metodo. «Non dirò mai chi i giocatori sono tutti uguali» ha spiegato, l’ultima volta, dieci giorni fa. Perché, quando a fine giornata deve tirare le somme, premia sempre e comunque l’impegno in allenamento, la concentrazione e la forma. Che non sono di tutti. Ma, al tempo stesso, non snobba nessuno. La conferma, sabato pomeriggio, a Empoli. Con il messaggio inequivocabile a ogni giocatore: c’è posto per te. «Non fare riserve fisse aiuta nei momenti come questo, dove sono capitate cinque-sei situazioni alle quali dovevamo sopperire». L’emergenza a Empoli, dettata dal virus intestinale che ha debilitato diversi calciatori, ha dato la spallata definitiva alle cattive abitudini della vecchia gestione. Il nuovo corso, se deve fare figli e figliastri, divide non per spaccare il gruppo ma per unirlo.
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Lucio presenta: c’è posto per te
Le 6 vittorie di fila, come le 11 della sua prima avventura in giallorosso, passano anche attraverso la comunicazione con il gruppo
(U. Trani)
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