«C'è solo un pezzetto di terreno esterno, però, alcune volte c'è bisogno di lavorare su due campi diversi per allenare due reparti insieme». Luciano Spalletti non lascia nulla al caso e si lamenta del terreno di gioco dove la squadra si sta allenando a Boston. Non lo ritiene al top per una squadra di serie A che sta affrontando una preparazione determinante: «Troveremo una soluzione, magari riducendo gli spazi». Ma c'è dell'altro: in prossimità dell'Ohiri Field non ci sono gli spogliatoi e i giocatori sono costretti a cambiarsi ai lati del terreno di gioco, nella zona in cui è stata allestita anche una piccola piscina gonfiabile dove i calciatori possono raffreddare i muscoli a fine seduta.
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Lucio perplesso sulle strutture Usa
«C'è solo un pezzetto di terreno esterno, però, alcune volte c'è bisogno di lavorare su due campi diversi per allenare due reparti insieme»
Pericolo scampato: Kevin Strootman è tornato ad allenarsi con i compagni dopo il brutto contrasto con Nainggolan di due giorni fa. L'olandese ha svolto sia l'allenamento atletico che quello tattico, dando delle ottime risposte a Spalletti. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Lucio continua il suo lavoro sui singoli e questa volta il focus ha riguardato i calci di punizione: a provarli sono stati El Shaarawy, Paredes e Iturbe a cui poi si sono aggiunti Florenzi e Gerson. Con la partenza di Pjanic il tecnico sta cercando un vice bosniaco ed ha trovato in Paredes un sostituito su cui iniziare a lavorare: «Il mio desiderio è quello di restare alla Roma, abbiamo una squadra forte e dobbiamo cercare di fare bene come la Juventus. Il mio ruolo? L'allenatore mi sta provando davanti alla difesa» ha detto l'ex Boca.
(L. Tongue)
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