rassegna stampa

Lucio non intende fare prigionieri «Chi vuole andare via, vada pure»

ROME, ITALY - MAY 08:  AS Roma head coach Luciano Spalletti greets his fans after the Serie A match between AS Roma and AC Chievo Verona at Stadio Olimpico on May 8, 2016 in Rome, Italy.  (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

"Chi vuole andare via deve andare via. Se vuole invece restare, rimane. Io nella mia vita ho sempre fatto quello che mi pare"

Redazione

La concentrazione non lo abbandona nemmeno al fischio finale. Dopo essersi concesso un giro di pista con la squadra e aver ricevuto tanti applausi dai 55mila presenti all’Olimpico, Spalletti davanti ai microfoni e alle telecamere torna immediatamente in clima-gara. L’analisi del 3-0 al Chievo vola via veloce: «Che partita, vittoria e Olimpico pieno. Sono contento. Nainggolan? Quando randella verso la porta, fa male. Totti? Francesco con questi assist di prima è il più bravo di tutti». È consapevole infatti che al netto del secondo o terzo posto finale, quella che inizierà alla fine del campionato sarà la partita più delicata. Lui ha già deciso di giocarla a carte scoperte: «Chi vuole andare via deve andare via. Se vuole invece restare, rimane. Io nella mia vita ho sempre fatto quello che mi pare. Poi è chiaro che ci sono dei parametri che bisogna tenere conto. Se uno dice ‘io voglio il triplo dell’altro’ questo crea problemi. Negli spogliatoi ho detto a Strootman che avrei avuto bisogno di lui non all’inizio ma a partita in corso. Mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha risposto nessun problema. Ecco, devono essere questi gli atteggiamenti. Ripeto, quelli che vogliono andare via, devono andare via». Chissà se c’è qualcuno al quale saranno fischiate le orecchie: «A sentire loro, sembra di no. Poi magari per obblighi o volontà non si può fare a meno». Un inciso che non può lasciare indifferenti. L’allusione del tecnico è ai conti del club che vanno sistemati entro il 30 giugno per rispettare gli accordi con la Uefa in tema di Financial Fair Play. Ma Lucio non sembra preoccupato: «Di calciatori ce ne sono tanti e anche forti, bisogna essere bravi a individuarli e prenderli. E Sabatini in questo lo è. Se dovesse accadere che uno ci fa una richiesta e ci obbliga a… Vorrà dire che ci faremo trovare pronti».

(S. Carina)