Siamo alle solite: c'è chi vuole bene alla Roma e chi la vorrebbe affossare. Nainggolan è un bischero, chi ha fatto girare il video uno sciacallo e chi lo ha messo in evidenza non vuole il bene della Roma. Le sfumature di grigio non esistono, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Esiste solo la pubblica inquisizione.
rassegna stampa
Lucio, le bischerate e i nemici sciacalli
Spalletti parla poco del Crotone e molto di Nainggolan: «Radja è uomo corretto e leale, chi ha pubblicato quel video vuole il male della Roma»
Nainggolan è effettivamente caduto in una bischerata, lasciando traccia del suo carattere che viaggia sulle ali della libertà, sempre sopra le righe. Chi è stato «sciacallo» è semplicemente il figlio di questa (sub) cultura moderna, dove tutto è social e (tutto) fuori controllo. La Roma, di quella ingenuità del belga, ne avrebbe volentieri fatto a meno, e forse anche lo stesso Spalletti.
«Radja è leale e corretto, che ha detto bischerate a delle persone fuori dal bar. - dice il tecnico in conferenza stampa - Ci sono sportivi che fanno finta di essere della Roma e si fermano a parlare con te. Parliamo di due sciacalli che magari hanno manipolato il video. Non si vede l'inizio del filmato. E' sciacallo è anche chi usa quelle immagini. Si cavalca il tutto solo per far male, sono quelli che vogliono la nostra sconfitta».
E ancora: «Radja fa una vita regolare. Quella del filmato era la sera che ho dato libera e uno ne fa ciò che vuole. Radja vive correttamente, confrontatelo con i calciatori in Russia... Nainggolan, il suo equilibrio, lo trova andando forte». Ed ecco il gran finale sul belga: «Le letture in un episodio come quello di Radja possono essere diverse e la volontà di qualcuno è sotto gli occhi di tutti: se sono nemici si vede se ti mettono in prima o ottava pagina».
Spalletti ringrazia De Rossi per le belle parole («guai a farci scappare Spalletti»), e poi rilancia. «Sono io che non devo lasciarmi scappare la Roma. Per far questo devo cominciare a vincere. Questo posto è magnifico, non è un ambiente malfamato, ma pieno di giardini e fiori, bisogna stare attenti a a non calpestarli». Tutto bene: vincere. Ma cosa? Qual è l'obiettivo minimo per restare? «Far vedere che siamo un marchio, che quando arriviamo noi arriva la Lupa pronta a sbranare palloni e vincere. L'obiettivo si guadagna lavorando. A che punto è lo stile Roma? Bisogna solo migliorare la mentalità».
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