(Il Messaggero - S.Carina) - A testa alta, quasi sfrontato.
rassegna stampa
«La squadra ha un'identità, sono contento»
(Il Messaggero – S.Carina) – A testa alta, quasi sfrontato.
In poco meno di 48 ore, Luis Enrique passa dall’aver visto «una Roma a tratti patetica» all’appello, senza mezzi termini, in vista della gara contro l’Inter: «Dobbiamo giocare senza nessuna paura, perché siamo capaci di batterli. Facciamolo per noi ma anche per i tifosi». Invito al quale si unisce Totti: «Chiedo alla nostra gente di starci vicino, soprattutto ora. In campo cercheremo di ripagarli: con l’Inter vogliamo vincere anche per loro».
Due giorni, quindi, bastano a Luis Enrique per ritrovare l’ottimismo che sembrava averlo abbandonato dopo i 4 gol rimediati in Sardegna: «Continuo a essere molto contento, senza guardare la classifica, perché la Roma ha un'identità chiara. E questa è già una vittoria. Se poi perdi dopo aver dato il 100% non accade nulla». Abile a smarcarsi dall’accusa di praticare un eccessivo turnover - «Se facciamo giocare gli stessi 11 giocatori ogni settimana, avremo 11 titolari ma non una squadra. E io voglio 21-22 titolari» - lo spagnolo spera nel recupero di De Rossi: «Non so ancora se Daniele sarà in grado di giocare. Anche se fosse in condizione, non so se potrà farlo per 90 minuti». La sensazione è che con lo slittamento della gara a domani, causa maltempo, e con una seduta in più nelle gambe, il calciatore sarà regolarmente in campo. Il tecnico è prodigo di complimenti con Ranieri – «È un allenatore di livello altissimo» - che da Milano contraccambia: «La Roma ha fatto un ottimo acquisto con Luis Enrique. Un'istantanea della Roma? Solo una, la Curva Sud. Totti? Immenso, come Del Piero e Zanetti. Sta facendo molti gol, speriamo si possa fermare con noi per poi riprendere». [...]
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