rassegna stampa

L’ironia più dell’insulto twitter condanna l’arbitro

Una volta si scendeva in piazza per protestare, ora la piazza è Twitter. Ci si potrebbe scrivere un libro con questi che sono veri e propri aforismi metropolitani.

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«Rocchi, se ti avanza un rigore, fammi sapere». Oppure: «Stamattina Tevez ha rovesciato il caffè e ha chiesto il rigore». Questo è, all’indomani dello scempio allo Stadium. Una volta si scendeva in piazza per protestare, ora la piazza è Twitter. Ci si potrebbe scrivere un libro con questi che sono veri e propri aforismi metropolitani. L’ironia è social, il social è pieno di geni che, cinguettando qua e là, dispensano qualche sorriso in un momento di tristezza e rabbia. Il tema del giorno dopo è quello della sera prima: i tre rigori di Rocchi. Per tutti Rocchi è juventino.

Lo spicchio dei sostenitori giallorossi presenti a Torino, al primo pallone toccato nel secondo tempo dagli juventini, hanno cominciato a cantare «rigore rigore». Era successo tanto, non tutto, ma forse già si poteva ipotizzare come sarebbe andata a finire. Il giorno dopo la eco è la stessa: nei social arrivano pillole di saggezza e fotomontaggi con protagonista, guarda caso, sempre lui, Gianluca Rocchi, il padre di tutti i “mali” di Juventus-Roma, al quale, leggendo qua e là, gli saranno tremate le dita che sorreggevano lo smart phone. «Un rigore inesistente, uno generoso e un fuorigioco per nulla passivo: tripletta leggendaria di Rocchi». Tutte così. Rocchi al centro dell’ironia, pochi gli insulti, stessa sorte era toccata a Antonio Conte lo scorso anno dopo la vittoria della Roma contro i bianconeri in Coppa Italia. «L'assenza di Rocchi con l'Atletico si era fatta sentire. La Juventus per vincere, non può fare a meno dei suoi elementi migliore», un’altra ancora. E questa, poi, non è male, tipicamente inglese: «A fine partita Rocchi s'è portato a casa il pallone». Che di solito i giocatori si portano a casa dopo una tripletta. Lui, dopo tre rigori assegnati.

Le foto poi, tante e sempre molto divertenti. Lo sfondo, anche qui, Rocchi juventino. E in un caso, anche un po’ laziale. C’è un click che gira: c’è il corpo del direttore di gara di domenica e il viso di Rocchi, non Gianluca, ma Tommaso, ex capitano della Lazio e protagonista di tanti derby contro la Roma. Il popolo di twitter è potenzialmente sotto deferimento. Perché dice con 140 caratteri o con una semplice foto, ciò che in sintesi ha denunciato Totti a caldo. L’onda non si ferma. C’è un Rocchi con la maglia della Juventus che abbraccia il «compagno» Pogba, per la Juve ha seeegnatooo Roo-cchi, c’è scritto. Andando avanti, il celebre musical anni ’70. The Rocky Horror Picture Show, è diventato magicamente The Rocchi Horror Picture Show. Nella locandina rivista e corretta, spicca il faccione dell’arbitro di Firenze, di Andrea Agnelli, Leonardo Bonucci e un affranto Francesco Totti. Altri fotomontaggi: Rocchi allarga le braccia e tiene una sciarpa della Juventus, oppure due bandiere bianconere. C’è anche chi posta l’immagine del ladro per eccellenza, Lupin, accompagnato da un twit, «non l’hanno rubata, l’hanno vinta sul campo», ricordando il tormentone degli scudetti della Juve vinti «sul campo» ma invece tolti dalla giustizia sportiva, perché quel campo è stato giudicato infangato. Per i romanisti le decisioni a senso unico del direttore di gara sono quindi spiegate con un altro fotomontaggio, come si dice in questi casi, “virale”: c’è un’area di rigore bianconera, ingrandita nei settori in cui sono stati fischiati i falli di Maicon e Pjanic. Un'altra immagine ricorrente in rete è quella che mette a confronto le due maglie da gioco: in quella giallorossa, all'interno del colletto, campeggia la scritta «La Roma non si discute si ama, in quella bianconera invece si legge «Rocchi non si discute si ama». Un segnale più serio, molti utenti di facebook l’hanno dato togliendo le varie foto dal profilo: «La Juve ci ha rubato pure quelle». E non finisce qui.