rassegna stampa

Leo, ecce homo

Oggi Castan tornerà a vestire la maglia da titolare, una sorpresa fino ad un certo punto. Perché se nella prima Roma targata Spalletti il regista difensivo era Chivu, in quella odierna non poteva che essere il brasiliano

Redazione

Nella prima conferenza stampa di Spalletti da allenatore della Roma è stata inevitabile una domanda su Castan. Questa la risposta: «So quello che è successo a Leo. Prima nell’allenamento gli ho chiesto ‘Come stai?’. E lui mi ha risposto: ‘Bene’. Allora gli ho detto: ‘Se ti faccio giocare domani?’ Mi ha replicato: ‘Vedrà che prestazione che faccio’. Le altre notizie fanno comodo. Lui si è allenato, ha fatto tutto bene in questi giorni, le risposte sono sul campo, sulla pratica». Tradotto: il brasiliano oggi partirà titolare. Perché Spalletti, a differenza di Garcia, non è un allenatore che fa pre-tattica, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero".

Torna Leo dal primo minuto, una sorpresa fino ad un certo punto. Perché se nella prima Roma targata Spalletti il regista difensivo era Chivu, in quella odierna non poteva che essere Castan. Mancino come il romeno, è l’unico attualmente in rosa che può svolgere questo ruolo. Castan si riprende la maglia da titolare lasciata ad altri per un brutto scherzo del destino che ha minato prima le sue certezze di uomo e poi di calciatore. In questa stagione ha faticato, raccogliendo le briciole: 314 minuti in campionato (4 presenze), non è mai impiegato in Champions e ha strappato la maglia da titolare nel flop in coppa Italia con lo Spezia. Poco, troppo poco per chi si sente e vuole dimostrare con i fatti di essere tornato un calciatore a tutti gli effetti.

Nelle scorse settimane è entrato nell’ufficio di Sabatini e ha chiesto, a malincuore, di essere ceduto in prestito a gennaio. Il ds ha detto di no e gli ha chiesto di pazientare. Spalletti è stato bravo e ha ragionato da fine psicologo: dove non possono arrivare le gambe, può la testa. E se c’è una possibilità di recuperare il difensore, è quella di dargli subito fiducia.