Sei partite, nove punti. Basterebbero questi semplici numeri per spiegare il momentaccio che sta attraversando la squadra di Eusebio Di Francesco, dopo il derby, come scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero, lontana nove punti dalla capolista Napoli (con un partita in meno). E cacciata dalla Coppa Italia dal modesto Torino. Una Roma che, in queste sei partite di campionato, ha segnato soltanto sei reti. Poche, troppe poche per avere ambizioni di primissimo piano. E sta aumentando in maniera inaspettata il numero delle occasioni perse. Solo che, adesso, l'eccezione sta diventando la normalità.
rassegna stampa
L’ eccezione sta diventando sempre più la triste regola
La Roma nelle ultime sei partite di campionato ha segnato soltanto sei reti. Poche per avere ambizioni di primissimo piano
La Roma è una squadra in completa involuzione. E i pochi gol all'attivo (23 prima del derby, in 12 partite, media quasi due a gara) stanno addirittura rendendo vano il brillante comportamento in fase difensiva, con 12 reti al passivo che rappresentano il top del campionato. La Roma che aveva incantato l'Europa oggi è soltanto un ricordo. Più nello sviluppo del gioco che nei risultati, anche se dopo la vittoria sulla Lazio sono stati mediocri. Qui non si tratta di capire e valutare, per dirne un'altra, la prestazione di Schick; se mai, c'è da studiare il modo ideale per non sprecare il suo talento. La Roma può cambiare passo, tornando all'antico, solo grazie a se stessa, cioè attraverso la squadra e non tramite i singoli.
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