Alla vigilia del derby, le formazioni della Roma e della Lazio sembrano essere già decise. Nei moduli, negli uomini e nell’atteggiamento da tenere in campo. Da un lato c’è la squadra di Spalletti che a meno di sorprese continuerà a giocare con Perotti ad oscillare come terminale offensivo e trequartista, Salah e El Shaarawy pronti a partire larghi per poi a seconda dei movimenti dell’argentino convergere al centro. Un modulo che prevede una mediana disposta a rombo con il vertice basso occupato da Keita (favorito su De Rossi).
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Le mosse di Pioli e Lucio
Al momento è una partita facilmente leggibile, ed è per questo motivo che lo spostamento alle ore 16 da parte di Spalletti dell’allenamento odierno, potrebbe nascondere qualche accorgimento tattico: da non escludere la presenza di Dzeko
Di fronte una Lazio sempre uguale a se stessa. Soprattutto se Pioli è alle prese con un gruppo decimato. Milinkovic Savic e Basta non recuperano, Lulic è squalificato, Onazi in dubbio. Il dubbio può essere legato al ruolo di terzino destro che prevede il ballottaggio tra Patric (favorito) e Mauricio. Ma poi cambia poco: 4-1-4-1 con Biglia davanti alla difesa, Candreva e Anderson larghi, pronti a trasformarlo in 4-3-3 in fase offensiva. L’idea è semplice: tenere la squadra corta, coprire la difesa dei debuttanti (Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid) con l’argentino (pronto tra l’altro ad occuparsi degli inserimenti di Perotti) ed evitare gli strappi in velocità di Salah.
Al momento quindi è una partita facilmente leggibile e prevedibile, scrivono Carina e Magliocchetti su "Il Messaggero". Forse troppo. Ed è per questo motivo che lo spostamento alle ore 16 da parte di Spalletti dell’allenamento odierno, potrebbe nascondere qualche accorgimento tattico. Che a sensazione potrebbe riguardare più il modulo che gli uomini. L’ipotesi da non scartare (anche in corsa) è il 4-2-3-1 con il trio Salah-Perotti-El Shaarawy dietro Dzeko.
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