rassegna stampa

Le invasioni degli ultrà costano due milioni. Raggi: paghi il governo

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Il sindaco incontra prefetto e questore dopo il giovedì nero per la Capitale: "Poteri speciali e risorse per coprire gli extra-costi"

Redazione

"I tifosi li vogliamo, le bestie no". Ma anche quando i tifosi non sono bestie la città, da sola, paga per tutti. Virginia Raggi presenta il conto lasciato dagli ultras dell’Eintracht Francoforte. La sindaca ha chiamato il prefetto Paola Basilone, come scrivono Alessia Marani  e Stefania Piras su Il Messaggero, e ieri pomeriggio c’è stato un vertice a palazzo Valentini a cui ha preso parte anche il Questore Guido Marino scettico sulle "ricette del giorno dopo" a fronte di dinamiche del mondo ultras "molto complesse".

E scriverà a breve una nota all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, organo del Viminale, in cui ricorderà i costi a carico del Comune e che a suo avviso dovrebbero essere in capo al governo.

Giovedì per il match di Europa League i tifosi arrivati dalla Germania erano tantissimi, oltre le previsioni: a fronte dei 5mila biglietti venduti inizialmente, in diecimila avevano già prenotato i voli per Roma. Significava averne cinquemila in giro a vedere la partita in strada e nei bar. Roma è stata sorpresa dall’orda di barbari in pieno orario di lavoro, con la pioggia e soprattutto le tre fermate centrali della metropolitana Spagna e Barberini chiuse oltre a quella di Repubblica mai riaperta dopo l’incidente alla scala mobile in cui, a ottobre, furono coinvolti i tifosi del Cska Mosca.

Il Campidoglio stima che ogni anno le spese sostenute per le attività e i servizi legati alla stagione calcistica ammontino a quasi 2 milioni di euro. Parliamo di servizi standard che non contemplano i danni, e l’abbandono selvaggio di rifiuti tipo quelli a piazza del Popolo trasformata in pattumiera anche di bottiglie (nonostante l’ordinanza antivetro) o, peggio, del Feyenoord tre anni fa quando gli olandesi danneggiarono la Barcaccia.