rassegna stampa

Lazio-Roma, un derby a mercato aperto: paradossi e realtà

LaPresse

La stracittadina nel penultimo giorno di calciomercato apre il campo a tutta una serie di considerazioni paradossali, ma reali

Redazione

Non era mai accaduto che il derby della Capitale andasse in scena il primo giorno di settembre. Una novità assoluta per i tifosi di Lazio e Roma che, per la prima volta nella storia recente, seguiranno la stracittadina con il mercato estivo ancora aperto, scrive Mimmo Ferretti su ilmessaggero.it. E la faccenda apre il campo a tutta una serie di considerazioni paradossali, ma reali. I giocatori di Roma e Lazio, ad esempio, potrebbero ancora essere trasferiti il giorno successivo, lunedì. E questo significa che un calciatore della Roma potrebbe passare alla Lazio e viceversa. Il che, poche ore dopo il derby, sarebbe veramente singolare. E' evidente che siamo nel campo delle probabilità 0, ma il regolamento del calciomercato non lo vieta.

Molti sono stati i calciatori che hanno indossato le maglie sia di Roma che di Lazio, ma soltanto due sono riusciti a far gol con entrambe le casacche. L'ultimo è stato Aleksandar Kolarov, che ha fatto centro nel derby d'andata della passata stagione. Il primo era stato Arne Selmosson nella seconda metà degli anni '50 in ben cinque occasioni. Da ricordare che il 18 novembre del 1979 fu organizzata allo stadio Olimpico un'amichevole mista Roma e Lazio per ricordare il tifoso biancoceleste Vincenzo Paparelli. L’evento ribattezzato “Derby dell'amicizia” fu allestito dalle due società con l’intento di raccogliere fondi per la famiglia del tifoso scomparso poche settimane. Agli ingressi dello stadio furono distribuiti migliaia di garofani con un cartellino che riportava una scritta: “Se proprio vuoi, lancia un fiore”. I giocatori si divisero nella squadra dei romani e del Resto d’Italia allenate rispettivamente dai tecnici Lovati e Liedholm e con i simboli dell'aquila e del lupetto stilizzato cuciti sulla stessa divisa.