"Mi sembra che quest'anno abbiano fatto vedere di trovarsi sempre dove avevano programmato di essere. - dice Spalletti riferendosi alla Juventus - Senza mai intoppi, ritardi... È difficile identificare qualcosa per stare al loro passo. In alcuni momenti, si sono addirittura permessi di gestire alcune situazioni". Juventus lontana non soltanto in classifica, ma come programmazione e società, come riporta Stefano Carina su Il Messaggero.
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L’autocritica di Spalletti: “Perse tante partite per colpa mia”
Il tecnico: "Per il momento la distanza con la Juve c'è, ma la Roma ha lavorato nella maniera giusta"
"Per il momento la distanza c'è, ma la Roma ha lavorato nella maniera giusta. Non c'è riuscita, probabilmente per colpa dell'allenatore che ha perso qualche partita di troppo. C'è da dare seguito a questo modo di lavorare anche se non ti permetterà di arrivare a quel livello lì. Al di là dei soldi, che non considero di primaria importanza" continua Spalletti.
Dopo aver sfruttato al meglio l'assist sul futuro concede il bis con il politico Salvini: "Le sue parole? Meno male che è contro di me, sarebbe stato un problema il contrario. Io vorrei avere dalla mia parte uno come Marc Tarabella (politico belga che ha definito Salvini fannullone' nel 2014, ndc)". Il discorso scivola su Totti e ancora una volta il tecnico inizia un discorso dal quale fa poi fatica ad uscire: "Lo stadio esaurito per la sua ultima partita? Mi fa piacere, se poi volete alludere ad altro, non so se volete, però, possiamo prendere il dizionario e andiamo a cercare alcune parole. Alla voce allenatore, c'è scritto quello che allena e che può scegliere la formazione per la vittoria'. A capitano, invece, colui che indica il comportamento ai compagni da avere dentro lo spogliatoio'. Non sono io a dirlo, è il dizionario della lingua italiana". Lo prendiamo alla lettera. E così, sfogliando il vocabolario lo sguardo cade sulla parola rispetto': "Sentimento che induce a riconoscere il ruolo, la dignità e il decoro di persone o di cose e fa astenere dal recare loro offesa". Ricordando il "poverino, lui viene al campo e ce la mette tutta ma quando l'ho messo dentro col Villareal non abbiamo toccato palla" del post San Siro al netto dell'impiego o meno forse il vocabolario poteva essere consultato prima.
Monchi, invece, va già oltre: giovedì ha ricevuto l'agente Riso a Trigoria e ha ripreso a trattare Gomez dell'Atalanta e Baselli del Torino. Il Papu conferma: "Vorrei giocare in una big".
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