A Benevento la Roma, al di là del 4-0, ha dimostrato di essere solida come squadra con i giocatori concentrati individualmente, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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L’altra Roma cala il poker
I giallorossi passano a Benevento sfruttando ancora un ampio turnover. Doppietta di Dzeko più due autoreti gara senza storia e mai in discussione
Secondo successo di fila in questo campionato e il nono consecutivo in trasferta (nuovo record giallorosso). Il lavoro di Di Francesco, tattico e psicologico, è evidente: Dzeko, già 5 gol in questo torneo, realizza un'altra doppietta dopo quella contro il Verona (e prende un palo e una traversa) e Alisson, 4 partite su 5 senza prendere reti, ancora deve fare una parata dopo gli straordinari fatti nel match contro l'Atletico. L'equilibrio è il segreto della Roma.
L'alternanza dà forza al gruppo e al tempo stesso alla rosa. Con la regola del 5, cioè cambiando sia all'Olimpico che al Vigorito, come previsto, mezza squadra. Sono ancora cinque gli innesti anche in questa trasferta inedita in Campania: debutta Gonalons e rientrano Peres, Jesus, Strootman e Perotti.
La Roma a Benevento, senza essere presuntuosa, si prende subito l'iniziativa per non rischiare di fare un viaggio a vuoto e per mettere in fretta il risultato in cassaforte. Dzeko colpisce ancora due volte e sempre una rete per tempo come contro il Verona. Segna il centravanti, lavora la squadra. Perché la partecipazione è totale: a sinistra l'azione dell'1 a 0 parte da Strootman; a destra, invece, quella per il raddoppio, con l'autogol di Lucioni su cross di Peres, sboccia da Gonalons che calibra ogni passaggio e svetta nella verticalizzazione; Perotti, finito a destra dopo l'intervallo quando entra El Shaarawy per Under, conquista palla, scaricando subito su Dzeko che va a timbrare per la quinta volta in quattro gare del torneo; Kolarov, determinando l'autorete di Venuti, apre e chiude il match.
Pellegrini, invece, è l'immagine della svolta. Comanda nel pressing. E garantisce quel dinamismo di cui ha bisogno il gruppo. L'unico che fa cilecca è Under. Cambiano gli attori, non la recita. La Roma, per la quarta volta in cinque gare stagionali, non prende gol. Va bene così.
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