"Se mai la Roma avesse dubbi su come impostare il lavoro per la prossima stagione, il miglior modo è prendere spunto dalla gara contro il Chievo - scrive Massimo Caputi nel suo editoriale oggi su Il Messaggero - Il primo obiettivo deve essere quello di avere uno stadio Olimpico gremito ed entusiasta come quello di ieri. Il secondo ne è la causa: confermare i calciatori più forti ed amati. Non è un semplice caso che le reti siano state realizzate da Nainggolan, Ruediger e Pjanic. Sono tra i migliori ma, purtroppo, anche quelli sul mercato. É doveroso rispettare le scelte legate al bilancio, è, però, altrettanto logico pensare che solo partendo dai calciatori di maggior valore che si costruiscono le squadre vincenti. Con pochi ma giusti rinforzi questa Roma ha le qualità per essere competitiva in Italia e in Europa. Il popolo romanista non chiede altro che proseguire sulla strada tracciata in 18 gare da Luciano Spalletti. Gradisce e apprezza il suo gioco offensivo e spettacolare, si esalta con la qualità di alcuni calciatori di cui ne vorrebbe la conferma. Lo ha fatto capire chiaro e forte riguardo a Francesco Totti e altrettanto sta facendo per quelli che ormai considera dei veri e propri simboli, uno su tutti: Nainggolan. Non solo il belga, però. Oggi nei cuori giallorossi ci sono le pennellate di Pjanic, l’irruenza di Ruediger, la sostanza di Manolas e le serpentine di Perotti, El Shaarawy e Salah".
rassegna stampa
La voglia di migliorare passa dal dovere di non vendere
“Se mai la Roma avesse dubbi su come impostare il lavoro per la prossima stagione, il miglior modo è prendere spunto dalla gara contro il Chievo – scrive Massimo Caputi nel suo editoriale oggi su Il Messaggero – Il primo...
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