Claudio Ranieri, nella sua prima avventura romana, parlava spesso di curvone: una specie di tappa di avvicinamento, che nascondeva comunque il pericolo. Ecco, a distanza di una quindicina di anni, siamo di nuovo lì, al curvone. Probabilmente un’altra curva. La Roma si sta ritrovando, ma non si può sostenere che lo abbia fatto definitivamente. Il tecnico guarda dritto, ma prova soluzioni nuove. Il mantello che deve avvolgere il tutto si chiama mentalità, che nasce da una (apparente) ritrovata fiducia nei propri mezzi e Claudio, con le sue qualità motivazionali, la sta spingendo fuori. Da questi nuovi presupposti nasce la partita contro il Tottenham. A Napoli, a tratti, il gruppo è sembrato ancora impaurito. Mentalità e fiducia hanno portato subito dei risultati: una Roma capace di tirare verso la porta 18 volte e nello specchio 7, non s'era mai vista nell'era recente. La difficoltà di finire spesso sotto la porta avversaria erano note, sarebbe importante in questa fase che Ranieri abbia il miglior Dovbyk e magari una sua alternativa valida.
Il Messaggero
La svolta di Ranieri
Ranieri ha mostrato coraggio, rinunciando pure a elementi fondamentali fino a poco tempo fa, come Pellegrini e Cristante. Lorenzo - sottolinea Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - ha bisogno di tempo per tornare ai suoi livelli, Ranieri non vuole forzarlo. Lo stesso sta facendo con Dybala, che è passato dai tre minuti di Napoli ai quarantacinque di Londra. Il che significa che Sir Claudio ha tutte le intenzioni di puntare su di lui anche lunedì con l'Atalanta. Un'altra nota positiva è il rientro di Saelemaekers, che consentirà a Ranieri di continuare con questo 3-4-2-1. Può giocare a destra al posto di Celik o a sinistra per dare fiato ad Angelino. Ranieri in queste due partite è riuscito a coinvolgere pure Abdulhamid, Pisilli, Dahl, Baldanzi, ma sopratutto Hummels, pur sapendo che il calciatore non sia al top. Ha capito che al tedesco non manchi soltanto la condizione fisica, ma il ritorno all’abitudine di giocare con continuità; ha capito anche quanto sia fondamentale solo la sua presenza, perché uno con quella personalità può dare solo vantaggi.
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