rassegna stampa

La strada di Conte verso Trigoria: conferma dei big e più ambizione

Molto dipende da cosa Pallotta sarà in grado di garantirgli

Redazione

Il futuro di Antonio Conte deve essere ancora scritto. Al di là di dove allenerà, una cosa è certa: la Roma sta provando a convincere l’ex ct, scrivono Stefano Carina e Gianluca Lengua su Il Messaggero.

Paradossalmente l’ingaggio è l’ultimo dei problemi. Perché un club che si appresta a salutare Dzeko e proverà a piazzare Pastore in estate, non avrebbe poi problemi ad accontentare Conte. Le difficoltà sono altre e riguardano soprattutto, per dirla con le parole dell’allenatore, il famigerato "progetto".

In questi 8 anni di gestione Usa, la società s’è sempre contraddistinta per un trading di calciatori molto aggressivo. Spesso ci si è privati degli elementi migliori, quelli più richiesti dal mercato. E anche quest’anno, soprattutto se non venisse centrata la qualificazione alla Champions, il copione sarebbe lo stesso, con big quali Manolas, Dzeko,Under e Pellegrini in bilico.

Una falsa partenza che rischia di minare in partenza il corteggiamento a Conte. Che però, ama lavorare circondato da persone di assoluta fiducia. E a Trigoria ritroverebbe Totti,Vito Scala, De Rossi e Florenzi, con le quali in nazionale ha legato molto. Senza contare che in ballo c’è ancora la questione legata a Petrachi, suo amico fraterno. La differenza quindi la farà cosa Pallotta (che al nome di Conte in privato, fa finta di non conoscerlo, ndc) sarà in grado di garantirgli.

Se Sarri, probabilmente al momento il candidato in pole per la panchina giallorossa, è un tecnico che più volte ha dichiarato (pubblicamente e in privato) di essere abituato a lavorare con il materiale che il club gli mette a disposizione, Conte è stato capace nel 2004 (dopo aver vinto 3 scudetti consecutivi) di lasciare la Juventus,"perché non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca". In una parola: ambizione.

E la domanda è proprio questa: la Roma è ambiziosa quanto Conte?